Questo ulteriore dato certifica e fotografa il fallimento del Governo D’Alfonso e di tutti i grandi obiettivi sbandierati in campagna elettorale e sopratutto in questi 2 anni’.
E’ quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri che spiegano come “la pressione fiscale sia passata dai 1.900 euro del 2014 ai 1.963 del 2015.
Si stratta di cifre impietose a dispetto delle promesse rifilate agli abruzzesi: non c’è stato nessun passo in avanti, né in termini occupazione né di crescita economica.
Purtroppo ad aumentare sono i disoccupati con l’Abruzzo in controtendenza rispetto al contesto nazionale; a rendere ancora più disastroso il quadro ci sono anche i dati delle presenze turistiche in questa stagione estiva che registrano un -40%, così come purtroppo diminuiscono per cessazione il numero delle aziende commerciali e artigianali e per la prima volta, dopo molti anni, delle aziende agricole iscritte alle Camere di Commercio.
L’export è tenuto in positivo solo grazie all’automotive e all’agroalimentare ma in controtendenza sui dati nazionali che viaggiano a due cifre mentre l’Abruzzo a una sola. Tutto questo mentre D’Alfonso prosegue imperterrito nella sua strategia delle chiacchiere, degli eventi auto celebrativi, della propaganda e delle feste.
Un contesto nel quale assistiamo ormai quotidianamente all’esaltazione del nulla e si continuano a promettere milioni e milioni euro da dispensare, solo sulla carta, attraverso il Masterplan che è diventato il simbolo della strategia politica dalfonsiana.
Di fondi concreti a disposizione e da impegnare però a oggi ci sono quelli lasciati “colpevolmente” dalla Giunta Chiodi. Dopo due anni di governo del centrosinistra invece – concludono Febbo e Sospiri – programmi e grandi progetti non trovano nessuna attuazione mentre gli abruzzesi, stanchi di chiacchiere e tasse, stanno ancora aspettando delle risposte. Inutile nuovamente risollevare la mancata progettualità sulla nuova programmazione europea 2014-2020 dove siamo in ultima posizione per numero di bandi emessi e impegni di spesa”.