Se ci limitiamo a denunciare questi episodi senza cercare una soluzione, non facciamo altro che alimentare il razzismo, dimenticando cosi la nostra identità cristiana che predica amore, fratellanza e solidarietà. Forse questo clima di terrore verso migranti, considerati diversi viene alimentato da una “certa” politica per fini elettorali?
Bisogna riflettere: si sta costruendo una bomba ad orologeria sicuramente “contro producente” per il popolo italiano.
Ricordiamo sempre le parole di Papa Francesco : “non abbiate paura ed aprite le porte”.
Emmanuel, sua moglie Chinery e tanti altri sono fuggiti da guerre, miseria e pericoli di vita, diamo loro la accoglienza che dignitosamente meritano, da “essere umani”.
Nessuno ha scelto dove vivere, nessuno vorrebbe vivere in paesi logorati dalle guerre ed dalla povertà. Il profugo fugge da una triste realtà, ma la colpa non è la sua. Bisogna accertarla e farsene una ragione’, afferma in una nota il Responsabile migranti Cgil Abruzzo Patrick Guobadia.