Pescara. “Un bando partito male che si chiuderà nel peggiore dei modi.
L’accordo che la Regione ha stretto con i 15 istituti di credito non sbloccherà affatto il bando PSR del primo insediamento e soprattutto non risolverà il problema dell’accesso al credito per i giovani che hanno volontà di insediarsi nel campo primario. L’accordo con le banche è solo propaganda e non risolverà il problema.
Questo il commento del consigliere regionale ed ex assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo.
“La filosofia e lo scopo della Misura del primo insediamento in agricoltura – spiega Febbo – è sempre stata quella di premiare ed aiutare i giovani intenzionati ad investire in una nuova azienda o in quella familiare come d’altronde funziona in tutte le altre Regioni italiane o come prescritta nelle linee guida del Psr.
In Abruzzo purtroppo assistiamo a moltissimi giovani che per la prima volta vi rinunciano poiché non hanno disponibilità economica o non riescono a trovare le garanzie necessarie per far fronte all’investimento previsto nel suddetto bando.
Nella precedente programmazione abbiamo avuto una valanga di domande e siamo riusciti, con impegno e dedizione, a finanziarle quasi al 100%.
In questi giorni invece assistiamo a tantissime rinunce e giovani che abbandonano l’idea imprenditoriale poiché in difficoltà nel reperire le garanzie giuste. Un bando di primo insediamento destinato solo per chi ha le spalle coperte o già un’azienda ben avviata. Questo è quello che sta emergendo nel campo agricolo.
Infatti – aggiunge Febbo – le stesse Organizzazioni professionali hanno ammesso che sono poche le domande arrivate fino adesso a fronte di una richiesta ed aspettativa molto alta.
Pertanto – conclude Febbo – visto le numerose difficoltà inserite nel Bando auspico che al prossimo bando i giovani vengano seriamente e concretamente aiutati”.