Così la Regione Abruzzo ha promosso un ciclo di eventi nell’ambito del Progetto HERA (Sustainable tourism management of Adriatic heritage), finanziato dal Programma Adriatic IPA Cross Border Cooperation 2007-2013.
L’itinerario storico-culturale è stato presentato questa mattina a Sulmona alla presenza dei referenti istituzionali e dei partner di progetto, dei ricercatori coinvolti nell’individuazione dei siti di interesse storico, degli stakeholder territoriali e dei tour operator locali e nazionali che aderiscono all’iniziativa.
Presenti, tra gli altri, Giovanni Savini, Direttore del Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa della Regione Abruzzo, Giancarlo Zappacosta, direttore del Dipartimento Turismo, cultura e paesaggio, il sindaco Annamaria Casini, Sara Santoro, professore ordinario Archeologia Classica Università ‘G. D’Annunzio’ Chieti , Lucia Arbace, Direttore Polo Museale dell’Abruzzo, Silvano Agostini, geologo, Maria Carla Somma, professore associato Archeologia Cristiana e medievale Università ‘G. D’Annunzio’, Oliva Menozzi, ricercatore Archeologia Classica Università ‘G. D’Annunzio’ Chieti-Pescara. -HERA intende fornire una risposta concreta all’esigenza di una strategia di gestione e promozione integrata del patrimonio culturale – sottolinea il Direttore del Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa della Regione Abruzzo, Giovanni Savini –
L’intento è quello di stimolare il coinvolgimento degli attori delle comunità locali nelle attività e negli interventi di promozione e valorizzazione territoriale, nello sviluppo degli standard di qualità e nell’ideazione di percorsi turistici sostenibili per elaborare un’offerta che sia realmente appetibile e sostenibile, in grado di attrarre un turismo di qualità”.
L’itinerario individuato vuole essere una sorta di ‘racconto del territorio’, un ‘viaggio dentro la storia dell’Abruzzo’ alla riscoperta delle tradizioni e di un passato su cui elaborare un’offerta turistica diffusa e integrata che sia emozionale e fruibile con tutti i mezzi possibili, con particolare attenzione a quelli più sostenibili: walking, trekking, mountain biking e anche percorsi realizzati con l’ausilio di carrozze trainate da cavalli.
“Non vogliamo essere un termometro per la nostra regione – ha commentato Zappacosta – ma un termostato, vogliamo regolarne la temperatura. In Abruzzo scontiamo un deficit strutturale che sa di mancata integrazione e di difficoltà dialettica tra i settori. Occorre una programmazione seria che segua l’effettivo valore che il territorio esprime. Occorre operare in maniera integrata e proattiva.
Regione, soprintendenza, università e conferenza episcopale devono lavorare insieme e in sinergia con operatori e amministratori locali per lo sviluppo del territorio. Dobbiamo puntare a fare turismo autentico. Questa è una regione da Slow Tourism.
Occorre un concorso virtuoso di risorse, non dobbiamo creare sovrapposizioni. Lo sviluppo della nostra regione e le pratiche di ricerca di turismo autentico devono essere il nostro must. Intendiamo offrire uno spaccato reale delle eccellenze che l’Abruzzo esprime attraverso l’open day e comunicare il valore dell’accoglienza e dello storytelling”. Tra i punti di grande attrazione dell’itinerario c’è Corfinio (Corfinium, il piccolo borgo nella Valle Peligna che ebbe il suo massimo splendore con la Guerra Sociale (91-88 a.C.) quando venne scelta come capitale della Lega Italica.
Fu proprio a Corfinio che per la prima volta venne pronunciato il nome ITALIA e fu coniata una moneta per contrastare il monopolio romano e sancire l’importanza politica del nuovo Stato. Il percorso ha previsto visite guidate all’anfiteatro romano di Amiternum, alle catacombe paleocristiane di San Vittorino all’Aquila, al Museo Nazionale d’Abruzzo, alla Chiesa di S. Maria Assunta e all’Oratorio di San Pellegrino a Bominaco, al Monastero di San Giovanni, al Castello Piccolomini e all’Abbazia di San Pietro ad Oratorium a Capestrano.
L’appuntamento conclusivo del progetto sarà a Corfinio il giorno 8 agosto 2016.