Pescara. ‘Cara sen. Federica Chiavaroli, l’associazione ringrazia del sostegno alla candidatura di Rita Bernardini a Garante dei detenuti, ma affermare che il sistema carcerario funziona bene e che c’è di che andare orgogliosi dei penitenziari abruzzesi non corrisponde, purtroppo, alla verità’.
Lo afferma in una nota Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi.
‘La stessa Bernardini, infatti, che nella scorsa Settimana Santa visitò tutte le carceri della regione, riscontrò istituti decisamente sovraffollati, una scopertura di 143 unità nella polizia penitenziaria e un’alta percentuale di detenuti in Alta sicurezza e al 41-bis.
Ben il 21,4% dei carcerati era in attesa di giudizio; la percentuale di sieropositivi è 6 volte la media nazionale, che pure è la più alta d’Europa, mentre quella di affetti da epatite C è 3 volte superiore; ancora più eclatante il numero di casi psichiatrici (408), ben il 24% della popolazione detenuta.
Criticità concernono i colloqui, le telefonate, perfino l’acqua calda nelle celle, vitto, lavoro, sanità, senza contare le anomalie riscontrate nel regime del 41-bis, dagli “internati” che avendo scontato la pena dovrebbero stare in una casa lavoro alle incomprensibili restrizioni nell’area riservata e nella stessa sezione “normale”.
Insomma, a giudicare dai dati l’unica cosa di cui andare orgogliosi sembra essere proprio la candidatura di Rita Bernardini: tanto più prezioso è dunque il sostegno del Sottosegretario alla Giustizia e del Nuovo Centrodestra, che ci auguriamo possa essere raccolto da tutto il Consiglio regionale’, si conclude nella nota.