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Infrastrutture, Legnini (Pd): “Scippati 400 milioni di euro all’Abruzzo”

“Più volte abbiamo denunciato lo scippo dei fondi da parte del governo, cui è seguito il silenzio del presidente della Regione e a volte il consenso degli esponenti abruzzesi del centrodestra”. A dichiararlo è il senatore del Pd Giovanni Legnini, che parla di un resoconto impietoso. “A inizio legislatura, con il decreto Ici prima casa, sono stati azzerati i fondi per la ferrovia Pescara-Roma stanziati da noi (160 milioni di euro). Successivamente è toccato alle risorse per la fondovalle Sangro (91 milioni) e al porto di Ortona (36 milioni) precedentemente inseriti nei fondi Fas nazionali, utilizzati però dal governo Berlusconi come un bancomat per tappare molti buchi di bilancio a partire dai deficit dei Comuni di Roma e Catania e dal termovalorizzatore di Acerra. Con il decreto Incentivi auto sono stati poi azzerati i fondi destinasti all’Abruzzo per il campus automotive e per finanziare gli accordi di programma-quadro”.

Il senatore ricorda poi che “più volte e con varie proposte abbiamo chiesto il ripristino delle risorse per ciascuno di tali stanziamenti, ma il governo è sempre stato contrario così come i deputati e senatori abruzzesi della maggioranza. I pochissimi fondi che cita Primavera sono quelli noti e disponibili da tempo, contenuti nel “decreto terremoto” e in ciò che rimane del piano quadriennale Anas. Null’altro. E il protocollo dei 6 miliardi sbandierato dal presidente della Regione come una grande conquista è rimasto un’espressione di buone intenzioni, le sole ad essere abbondanti nel dibattito politico targato centrodestra. Siamo in presenza di un vero record nella storia repubblicana: in 32 mesi di governo Berlusconi nemmeno un euro è stato assegnato per le infrastrutture in Abruzzo, con una sottrazione di oltre 400 milioni di euro. E a questo proposito cita il Programma delle infrastrutture strategiche allegato alla Decisione di finanza pubblica 2011-2013, che è agli atti delle due Camere.  “Si riscontra che l’Abruzzo è l’ultima tra le Regioni italiane per livello di finanziamento delle infrastrutture. Anche per l’ammodernamento infrastrutturale, occorrerebbe uscire dal torpore che avvolge il centrodestra abruzzese e rivendicare almeno quel minimo di risorse che a nessuna Regione italiana viene negato. Quello delle infrastrutture deve essere uno dei grandi temi della Vertenza Abruzzo nei confronti del governo nazionale, che stenta a partire perché anche su questo, nonostante l’appello accorato e documentato delle parti sociali, fino ad oggi sono state prodotte solo chiacchiere. Noi continuiamo a ribadire la nostra volontà di sostegno in ogni sede delle ragioni dell’Abruzzo, ma in mancanza di concreti segnali questa disponibilità non può permanere all’infinito”.