Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un emendamento alla finanziaria 2011-2012 presentato dal Pd (primi firmatari Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca), che proroga di un anno l’attuale gestione pubblica dell’acqua. “Dopo un anno e mezzo di lunghe discussioni” dicono Ruffini e Di Luca “la Regione non è ancora riuscita a dotarsi di un legge di riforma sul servizio idrico integrato, ferma in II Commissione per le liti interne della maggioranza. Le lotte e le posizioni diverse nel centro-destra non hanno prodotto nessuna riforma, e solo grazie al nostro intervento si è evitato che dal 2 gennaio 2011 si andasse a gara per la gestione dell’acqua”.
Il Pd ha così evitato il passaggio da una gestione pubblica a quella privata, che avrebbe comportato ulteriori aumenti nelle bollette degli abruzzesi.
“Con senso di responsabilità” aggiungono “il Consiglio regionale ci ha dato ragione votando all’unanimità l’emendamento che proroga di un anno l’attuale gestione. E’ l’ennesima dimostrazione che la giunta Chiodi e la sua maggioranza sono in disaccordo su tutto. Ci auguriamo che il dibattito in Commissione riprenda subito e che si arrivi ad una riforma che tenga conto dell’interesse pubblico dell’acqua, che è e deve restare un bene pubblico gestito dai Comuni”.
I consiglieri regionali ricordano, infine, che l’ente gestore in provincia di Teramo, il Ruzzo, ha assicurato finora le tariffe tra le più basse d’Italia ai teramani non sottraendo risorse agli investimenti nelle reti. Il mantenimento dell’attuale gestione al Ruzzo permetterà inoltre di realizzare investimenti grazie ai finanziamenti dallo Stato ottenuti per le capacità manageriali dell’attuale consiglio di amministrazione.
“A tal proposito” concludono “è utile ricordare il finanziamento di 50 milioni di euro per la realizzazione del potabilizzatore, che permetterà di avere acqua senza interruzioni d’estate in tutta la Provincia e sopratutto nei comuni della costa, oltre al finanziamento di 40 milioni di euro per la depurazione nella Val Vibrata al fine di evitare l’inconveniente della scorsa estate alla foce del fiume Vibrata.