L’Aquila. “Dai contenuti della conferenza Stato-regioni del 16 dicembre abbiamo subito un primo banco di prova per il Patto per lo sviluppo proposto da Chiodi. E’ questa una prima occasione per capire se il governatore ha voluto fare il solito annuncio vuoto e propagandistico per perdere tempo e decidere di non decidere, oppure se vuole fare sul serio e dare sostanza a un nuovo modo di intendere la programmazione, con il coinvolgimento delle forze sociali e un protagonismo dei territori”.
Lo ha dichiarato Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell’Idv Abruzzo, che sta seguendo per il suo gruppo, come componente della Commissione Bilancio, le fasi preparatorie per la nuova programmazione dei fondi FAS da assegnare alle regioni.
“Per l’Abruzzo abbiamo due dati di fatto” spiega meglio il politico. “Il primo: è vero che alla nostra regione è stato consentito di non subire il taglio del 5% delle risorse FAS, per un risparmio di 42 milioni, ma solo per la specifica situazione di difficoltà dovuta alla ricostruzione post-terremoto. Il governatore Chiodi faccia la sua proposta; ci dica se queste risorse verranno impiegate per il rilancio economico della provincia dell’Aquila, con quali modalità e in quali termini, visto che parliamo di territori interni in grave crisi già da prima della tragedia, oppure se intende dirottare queste risorse altrove. Secondo: ci sono 133 milioni di euro come risorse da riprogrammare. Sono quelle che riguardano interventi relativi agli anni 2000-2006, con un avanzamento inferiore al 10%, per le quali o la regione assume azioni correttive, oppure il CIPE può procedere ad una riduzione dell’assegnazione e a una nuova successiva riprogrammazione. Qual è la proposta di questa giunta regionale, visto che queste risorse non vanno confuse con quelle nuove relative alle annualità 2007-2013? Su questi aspetti noi siamo pronti a confrontarci e dare il nostro contributo, a condizione però che il centro-destra la smetta una volta per tutte di perdere altro tempo in chiacchiere per rimpasti di giunta, vertici di maggioranza a tre gambe, spartizioni di poltrone nelle Asl e negli enti strumentali. L’Abruzzo, devastato dalle vicende giudiziarie nuove e vecchie e dai conti economici, non può più permettersi di aspettare!”.