La corsa è, infatti, sufficientemente utilizzata dai cittadini, e non ci sarebbero valide alternative con mezzi pubblici.
I pendolari che fruivano delle due corse soppresse, lamentano l’eccessivo numero di fermate dei treni che collegano Chieti a Teramo, e la estenuante sosta a Giulianova (dagli 8 ai 15 minuti) cui sono costretti tutti i treni del servizio Chieti-Teramo.
‘Noi della Federconsumatori condividiamo il bisogno di razionalizzare l’offerta in ambito regionale per evitare sprechi delle risorse pubbliche; condividiamo però anche le legittime richieste dei pendolari Teramo-Chieti perché si realizzi una programmazione meno “burocratica” del servizio ferroviario tra le due città abruzzesi.
Non è infatti utile a nessuno che tutti i treni che collegano Teramo-Pescara-Chieti fermino in tutte le stazioni, anche in quelle dove solitamente non sale o non scende nessuno.
E non dovrebbe essere una fatalità inevitabile il fatto che i treni debbano essere costretti a fermare fino a 15 minuti nella stazione di Giulianova.
Se si vuole dare risposta ai bisogni dei cittadini, valorizzando così l’offerta pubblica nel campo dei trasporti, è doveroso che i responsabili della nostra Regione sappiano imporre a Trenitalia una programmazione dell’offerta ferroviaria più favorevole ai pendolari che utilizzano i nostri treni’, si legge in una nota di Federconsumatori Abruzzo.