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“Terre dell’oasi”, la natura a tavola con WWF e Legacoop

Pescara. L’Abruzzo al centro di un’importante iniziativa per conciliare conservazione del territorio e valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura locale. Il tutto sotto il segno del biologico. E – perché no – un’idea “verde” per Natale.

Presentata questa mattina a Pescara da WWF e Legacoop, “Terre dell’oasi” è la nuova linea di prodotti alimentari rigorosamente biologici che coinvolge le oasi dell’associazione ambientalista. In confezioni facilmente riciclabili, si possono già acquistare farro, riso, pasta di grano duro, olio, miele e altri prodotti provenienti dalle tre oasi inizialmente coinvolte nel progetto. Si tratta della laguna di Orbetello in Toscana, del bosco di Vanzago in Lombardia e del lago di Penne in Abruzzo, da cui l’iniziativa ha preso il via.

“In un momento difficilissimo per la regione, siamo orgogliosi di rappresentare un modello da esportare” afferma Fernando Di Fabrizio, presidente della cooperativa Cogecstre – attiva all’interno dell’Oasi WWF di Penne – e di Legacoop Abruzzo. “Abbiamo saputo coniugare le strategie di conservazione del WWF con quelle di valorizzazione di Legacoop”.

Il progetto mira ad espandersi su tutto il territorio nazionale. “Presto saranno disponibili molti nuovi prodotti provenienti da altre oasi” aggiunge Di Fabrizio. Tra queste quella dei calanchi di Atri, dove sedici aziende agricole hanno già aderito a progetti realizzati dall’oasi.

Da Penne proviene il farro di “Terre dell’oasi” – particolarmente apprezzato nella presentazione svoltasi nelle scorse settimane a Roma con un evento speciale alla Città del gusto del Gambero rosso. “L’oasi di Penne è stata la prima in Abruzzo” afferma Dante Caserta, consigliere nazionale WWF “ed è una delle più conosciute a livello nazionale per come riesce a coniugare la conservazione della biodiversità e del paesaggio con lo sviluppo sostenibile”.

L’Abruzzo ha un ruolo preminente nel progetto anche per ciò che riguarda il sociale. Parte dei contenitori in legno e delle strutture espositive dei prodotti sono infatti realizzati dai detenuti della casa di reclusione di Sulmona, attraverso una collaborazione con la cooperativa Daphne di Anversa degli Abruzzi.

Al momento i prodotti “Terre dell’oasi” si possono acquistare direttamente presso l’oasi WWF del lago di Penne oppure via email attraverso la cooperativa Cogecstre (terredelloasi@cogecstre.it) o il WWF Italia (wwfoasi@wwfoasi.it), ma sono avviati i contatti per entrare nella grande distribuzione oltre a puntare sulla rete Gas dei gruppi di acquisto solidali.

 

Pierluigi Farnese