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“Lavorare in Abruzzo 2”: 8 milioni per Valle Peligna, Val Vibrata e area del Cratere

Valle Peligna, Val Vibrata e area del Cratere. Sono queste le zone di appartenenze delle imprese che potranno partecipare alla seconda edizione del Bando Lavorare in Abruzzo, promosso dall’Assessorato regionale al Lavoro. I criteri di individuazione delle aree di crisi sono stati approvati questa mattina, all’unanimità, dalla Commissione Tripartita Regionale, presieduta dall’assessore Paolo Gatti.

Il nuovo bando prevede lo stanziamento di 8 milioni di euro da destinare agli incentivi occupazionali. Oltre alle aziende comprese nelle tre zone individuate, potranno partecipare anche quelle che operano nei settori previsti dai poli d’innovazione e quelle che presenteranno progetti per la realizzazione di importanti insediamenti occupazionali. I fondi previsti si aggiungono ai 24 milioni di euro del primo progetto “Lavorare in Abruzzo”, che ha già prodotto oltre 2.500 nuovi posti di lavoro. “Vogliamo dare concretezza a questo intervento in tempo brevissimo” ha detto Gatti “per dare un ulteriore segnale forte di contrasto alla crisi occupazionale e di sostegno alle imprese che vogliono assumere. Diamo una mano alle imprese dei settori di innovazione e due a quelle delle aree di maggiore crisi, il tutto con il consenso unanime di tutti gli attori sociali e istituzionali. Pur tra tante difficoltà mi pare che le nostre politiche occupazionali siano tra le più incisive e determinate nel panorama politico nazionale e non solo”.

 

Soddisfatto anche l’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale della Provincia di Teramo, Eva Guardiani. “Le scelte odierne” ha detto “consentono ad ogni tipo di azienda di ben 21 comuni della provincia di Teramo di accedere agli incentivi del bando in quanto ricadenti in aree di crisi. Oltre a tutti i comuni della Val Vibrata, è stato inserito anche quello di Campli per l’omogeneità territoriale e produttiva e gli 8 comuni teramani inseriti nell’area del Cratere. Siamo certi che il nuovo bando potrà portare gli effetti positivi già riscontrati con i bonus assunzionali del primo progetto”.