Pescara. La Giunta regionale, riunita oggi a Pescara, su proposta del presidente Luciano D’Alfonso, ha approvato il Piano Regionale Trasporti (PRIT) – Parte infrastrutture – Report 5.
Nello specifico, sono stati confermati l’adozione definitiva dello strumento da parte dell’Esecutivo regionale ed il rinnovo della proposta di approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale a seguito di decadenza delle proposte di cui alle delibere del 2011 e del 2012 per effetto della scadenza del mandato al termine della IX legislatura regionale.
L’azione di programmazione che la Regione Abruzzo, attraverso il PRIT, intende raggiungere nel settore dei trasporti dovrà assumere una doppia valenza: una relativa ad una pianificazione “strategica” per recuperare i deficit che si sono determinati a livello territoriale ed una tendente ad una pianificazione “tattica” per riallineare le politiche di intervento nella logica degli obiettivi di lungo periodo.
Un occhio particolare viene rivolto alle infrastrutture destinate a consentire un raccordo tra la rete viaria e l’infrastruttura ferroviaria e soprattutto tra la rete viaria e le infrastrutture puntuali (porto, interporto e infrastrutture logistiche). In generale, le migliori condizioni di accessibilità e raccordo sono detenute dalle infrastrutture di nuova realizzazione, quali: l’interporto d’Abruzzo, il Centro merci della Marsica ed i due autoporti, in quanto concepiti in epoca recente con analisi e proposte in grado di garantire buoni livelli di accessibilità.
Nonostante ciò, anche per queste infrastrutture, sono ulteriormente migliorabili le attuali condizioni di accessibilità stradale e ferroviaria; tra i porti quelli di Pescara e di Ortona.
Quest’ultimo, pur avendo risolto gran parte dei propri problemi di accessibilità con la realizzazione del cavalca-ferrovia realizzato contestualmente alla variante ferroviaria, va collegato meglio con il casello autostradale di Ortona, così come previsto dagli strumenti di programmazione ed in via di realizzazione; l’aeroporto d’Abruzzo, che, causa l’aumento di traffico registrato sulla Tiburtina Valeria anche ad opera dei nuovi insediamenti commerciali, con valori di saturazione che si mantengono costanti per gran parte della giornata (terziarizzazione), necessita, così come annunciato dal nuovo Piano Regolatore Aeroportuale, di un nuovo e più efficiente raccordo d’accesso alle infrastrutture aeroportuali, se del caso direttamente dall’Asse Attrezzato;
le principali stazioni ferroviarie ed autostazioni e terminal di partenza per il TPL su gomma che vanno ripensate ed attrezzate quali piattaforme da utilizzare per lo scambio modale tra i servizi ferroviari, quelli del trasporto pubblico su gomma (urbano-extraurbano) e la mobilità privata.
Il Piano regionale integrato dei trasporti (PRIT) della Regione Abruzzo è un documento di 251 pagine. Si parte dal capitolo dedicato all’impostazione dello strumento con i relativi paragrafi sull’interpretazione della pianificazione del trasporto, sui problemi emergenti, sugli obiettivi e l’architettura del P.R.I.T.
Si passa, poi, al capitolo relativo alle “dimensioni” del territorio abruzzese con i paragrafi specifici sugli aspetti fisico-morfologici, sulla componente insediativa, sulle risorse ambientali e storico culturali, la geografia economica e le interpretazioni trasversali come le aggregazioni territoriali.
Il capitolo sulla dotazione attuale di infrastrutture si occupa, invece, di inquadrare la rete stradale, quella ferroviaria, le piattaforme logistiche, l’integrazione tra le infrastrutture ed i problemi della sicurezza. A seguire, il capitolo sulle condizioni attuali di accessibilità che approfondisce il tema dell’accessibilità transnazionale e transregionale e quello dell’accessibilità regionale. Infine, l’offerta attuale di trasporto che tratta delle imprese di trasporto, dei servizi ferroviari e di quelli su gomma.