“Se una azienda privata scopre all’improvviso, dopo anni, di essere gravata da una montagna di debiti, fallisce perché non ha avuto il tempo per riorganizzarsi e per ripianarli per tempo, forse più che per il debito stesso” dichiara Costantini. “La Regione non è una azienda privata, ma il ritardo costante con il quale si scoprono i buchi produce danni forse superiori agli stessi buchi. Non averli scoperti per tempo vuol dire che per anni si è fatta una programmazione economico-finanziaria completamente sballata; che si e’ impostata una azione di risanamento completamente inadeguata; che si è tagliato dove, con il senno di poi, forse non era opportuno tagliare; che si sono trascurati interventi diversi o ulteriori che avrebbero potuto diluire meglio l’impatto con il debito. Ora che, invece, è necessario correre ai ripari in fretta e furia, qualcuno ne pagherà le conseguenze. Le paghi, però, anche chi ha sbagliato per anni a fare le addizioni e le sottrazioni. Vadano a casa tutti i superesperti della task force ministeriale e regionale, a partire dalla Dott.ssa Baraldi, venuta in Abruzzo per ripianare un debito del quale si è dimostrato non conosceva neppure la sua entità. Se Chiodi li manda a casa tutti, nessuno escluso, l’Italia dei Valori farà la sua parte. In caso contrario vorrà dire, invece, che in Abruzzo chi sbaglia non paga mai, perché tanto alla fine a pagare il conto c’è sempre qualcuno che ci pensa”.