Pescara. Un piano sociale regionale 3.0, fortemente innovativo e di rottura rispetto al passato, ma che è soprattutto frutto di una lunga concertazione – durata un anno e mezzo – con il territorio, da cui sono arrivati ben 531 contributi da parte di 123 enti: Comuni, Enti d’Ambito Sociale, Asl, Asp, sindacati, associazioni e cooperative.
La bozza finale dello strumento di programmazione è stata presentata a Pescara, nel corso della riunione della cabina di regia di cui fanno parte i rappresentanti del terzo settore.
A breve verrà trasmesso alle competenti commissioni del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva, così da essere pienamente operativo dal prossimo gennaio.
“Questa grande partecipazione da parte del territorio – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco – rappresenta un risultato importante, perché ci ha permesso di calibrare gli interventi e le azioni su quelle che sono le reali esigenze delle diverse zone della nostra regione. E si è trattato di osservazioni di cui abbiamo tenuto conto nella stesura della bozza finale, in cui le abbiamo inserite quasi tutte”.
Tra le novità contenute nella bozza finale spiccano una più forte integrazione delle azioni socio-sanitarie, una diversa governance del sistema e l’introduzione di standard comuni nei diversi ambiti distrettuali.