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Anagrafe pubblica per impianti fotovoltaici, eolici, biomasse in Abruzzo. Proposta dell’Idv

L’Aquila. “Il Gruppo regionale dell’Italia dei Valori” – dichiara il Consigliere Cesare D’Alessandro (Idv) – “ha presentato oggi un progetto di legge che obbliga la Regione a disporre la creazione di una anagrafe pubblica dei progetti industriali di fotovoltaico ed eolico, nonché delle centrali a biomasse presenti sul territorio abruzzese”.

La frenesia speculatoria, spesso ammantata  non a sufficienza dal valore “ambientalista” dei singoli interventi, ha determinato una situazione incontrollata e difficilmente gestibile. Ormai nessun Ente – né a livello provinciale né a livello regionale – può vantarsi di avere una precisa e aggiornata cognizione delle dimensioni, sia qualitative che quantitative, del fenomeno. “Permanendo la mancanza di una anagrafe degli impianti industriali di fotovoltaico ed eolico, oltre che delle centrali a biomasse” – prosegue il Consigliere regionale dell’Idv – “legittimamente può possono nascere dei dubbi anche della bontà dei pareri e delle autorizzazioni rilasciate dagli Uffici regionali, che spesso ineriscono soltanto la validità formale dei singoli progetti, senza tener conto dell’effetto cumulativo degli stessi. Il reale impatto sull’ambiente, sul tessuto socio-economico e produttivo, deve invece essere commisurato alla sommatoria dei singoli insediamenti su aree omogenee”. “E’ necessario introdurre subito un sistema di programmazione degli interventi sul territorio, che deve fondarsi sul possesso di dati certi e condivisi. Diversamente saremmo, come siamo, nel caos assoluto dove primeggia su tutto l’interesse dei privati”. “Le proteste contro l’insediamento di impianti sul territorio possono scaturire anche dalla carenza informativa, dalla mancanza di dati conosciuti sul rischio di depauperamento e compromissione definitiva delle potenzialità del nostro territorio”, conclude Cesare D’Alessandro. “Il diritto all’informazione è, invece, un presupposto essenziale ai fini della partecipazione dei cittadini alle decisioni sulle questioni ambientali”.