Pescara. “Sembra che ci sia l’impegno massimo da parte di questo governo regionale nel destinare i fondi del Programma di Sviluppo Rurale proprio a tutto e tutti tranne che agli agricoltori e al comparto primario. La Direzione Politiche agricole, dopo l’enorme ritardo della pubblicazione dell’artificioso e complicato bando rivolto ai giovani e futuri imprenditori agricoli, adesso si appresta a compiere un altro grande pasticcio per quando riguarda la strategia Leader rivolta ai Gal abruzzesi”.
Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo.
“Nello specifico – spiega Febbo – apprendiamo che, leggendo le linee Guida della Misura 19 del PSR, la Regione Abruzzo intende finanziare anche le aree ricadenti nei Comuni della costa adriatica utilizzando i finanziamenti specifici destinati alle aree rurali e marginali. Infatti non si riesce a capire per quale motivo, l’estensore delle Linee Guida, ha inserito per gli interventi della M19 la zonizzazione generale del Programma di Sviluppo rurale e non quei territori specifici riferimento territoriale le aree eleggibili all’attuazione del programma Leader.
Infatti vengono inseriti tutti i territori comunali della zona costiera, da Martinsicuro a San Salvo, ed esclusi i comuni come quelli di Aielli, Avezzano, Celano, Cerchio, Collarmele, Luco dei Marsi, Ortucchio, Pescina, San Benedetto dei Marsi, Trasacco che da sempre hanno usufruito di tali Misure. Inoltre vengono inseriti anormalmente nella sua completezza l’intero territorio dei comuni di L’Aquila e Teramo. Considerato che i fondi destinati al Sostegno allo Sviluppo Locale LEADER – specifica Mauro Febbo – devono essere utilizzati per migliorare la qualità di vita nelle aree rurali e tentare di invertire il fenomeno dello spopolamento dei territori rurali e montani, appare abbastanza azzardata e incomprensibile la presenza di alcuni territori (specie i capoluoghi e Comuni costieri) e l’esclusione di altri nella zonizzazione presa a riferimento”.
“Inoltre la mancanza del parametro relativo alla superficie a fianco del parametro della popolazione (densità = abitanti per Kmq) determina addirittura un effetto contrario favorendo le aree più densamente popolate che presentano elementi di maggiore sviluppo. La densità dell’area aquilana risulta infatti di circa 60 abitanti per kmq mentre le altre province arrivano a superare i 200 abitanti per kmq”.
“Pertanto creda che sia opportuno, doveroso e urgente – conclude Febbo – che l’esecutivo regionale e l’assessore alle Politiche agricole intervengano per sanare al più presto queste vistose incongruenze al fine di creare ulteriori malumori, contenziosi e infiniti ritardi. Altrimenti saremo costretti a pensare che questo Programma Leader, nato per finanziare e aiutare allo sviluppo economico particolari aree rurali del nostro Abruzzo, venga utilizzato per altri scopi o aiutare i soliti noti attraverso consulenze, incarichi, feste e sagre”.