Pescara. Resta agli arresti domiciliari, oramai da settembre, ma potrà uscire tre ore al giorno, dalle 9 alle 12, per sbrigare alcune delle incombenze legate alla sua attività.
L’imprenditore dei rifiuti, Rodolfo Di Zio, coinvolto nell’inchiesta della procura di Pescara, ha ottenuto una deroga parziale alla misura cautelare alla quale è sottoposto: uscire di casa per recarsi al lavoro. La decisione è stata adottata dal gip del tribunale di Pescara, Guido Campli, che ha parzialmente accolto la richiesta avanzata dal legale di Di Zio, che aveva chiesto la possibilità, per l’imprenditore, di recarsi nei vari cantieri della sua attività nell’arco dell’intera giornata.