Pescara. “Negli ultimi mesi una serie di notizie di stampa hanno gettano un’ombra di forte preoccupazione sulla situazione dei trasporti pubblici e privati e le loro infrastrutture logistiche quali porti, l’Aeroporto d’Abruzzo, rete autostradale, ferroviaria e TPL della Regione Abruzzo. Per questo motivo il gruppo di Forza Italia, in vista del Consiglio regionale straordinario calendarizzato il 24 maggio prossimo, ha deciso di presentare un dettagliato e responsabile documento che impegna il governo regionale ad una puntuale e specifica azione di rilancio di tutto il comparto sia dei trasporti sia delle loro infrastrutture collegate”.
Ad annunciarlo sono i consiglieri regionali di Forza Italia Gianni Chiodi, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo durante la conferenza stampa svoltasi oggi a Pescara dove hanno spiegato i contenuti del documento.
“Dopo due anni pieni di amministrazione – spiegano Chiodi, Sospiri e Febbo – la giunta D’Alfonso è riuscita a demolire quanto di si era riuscito a mettere in campo per sviluppare un comparto strategicamente fondamentale come quello dei trasporti e sue infrastrutture collegate.
“Sono palesi ed evidenti – sottolineano i Forzisti – i ritardi sulla situazione portuale abruzzese ed in modo particolare sullo Scalo di Pescara dove il nuovo Piano Regolatore Portuale è ancora in fase di analisi ed approvazione finale a causa dell’enorme attesa nel rispondere alle osservazioni ricevute, quindi, di fatto non è approvabile ingenerando una grave situazione di stallo tanto più grave perché siamo alla vigilia dell’inizio della stagione balneare. Ciò ha comportando l’impossibilità di indire la gara per l’apertura della “Diga Foranea”, che è opera in variante al vigente PRP, con la conseguente perdita di una percentuale del finanziamento Fas collegato e vincolato alla rendicontazione dell’opera. Si deve considerare, inoltre, che ci avviciniamo alla scadenza di giugno in cui perderemo un ulteriore percentuale del finanziamento. Come desta preoccupazione lascellerata scelta di accorpare i porti di Pescara e Ortona alla Autorità portuale di Civitavecchia in quanto l’assenza di autonomia gestionale e programmatoria potrebbe bloccare lo sviluppo dei porti abruzzesi che correrebbero il rischio di essere risucchiati nelle enormi difficoltà in cui versa l’Autorità Portuale di Civitavecchia.
“Inoltre – continuano Chiodi, Sospiri e Febbo – manifestiamo apprensione e timore per le sorti dell’ Aeroporto d’Abruzzo dove constatiamo la totale assenza di decisioni sulla mancanza di strategie future che non avrebbe nessuna possibilità di competere numericamente e di mantenere l’importanza di scalo a valenza nazionale con tutto quello che ne conseguirebbe. Su questo importante ed unico scalo abruzzese chiediamo che si intervenga immediatamente sulla rimozione dell’aumento delle tasse aeroportuali stabilite dal governo Renzi e sulla rimodulazione dell’Accordo Programma Quadro (APQ) sui trasporti aeroportuali”.
“Mentre ad oggi non è ancora chiara, perché non consultabile, quale sia l’ultima stesura della ‘Progetto di messa in sicurezza Autostrade A24-A25’ presentata della Concessionaria Strada dei Parchi, con nota prot. PR006824/2015, al Ministero Infrastrutture e Trasporti. Tale proposta, solo in questi ultimi giorni reperita, dopo essere stata introvabile in TUTTI gli uffici regionali competenti, fa sì che restino assolutamente inalterate le forti preoccupazioni che serbiamo in riferimento ai tratti autostradali A24 e A25 che prevede, di fatto, una rivisitazione del tracciato autostradale isolando e mortificando zone della Valle Peligna e una porzione della Marsica”.
“Infine, – rimarcano Chiodi, Sospiri e Febbo – è conclamata la totale inconsistenza di strategia da parte del governo regionale sulla nuova Società Unica Abruzzese di Trasporto (TUA). Le numerose perplessità che riguardavano il piano industriale, il taglio dei chilometri, la sovrapposizione delle linee ferro-gomma, come pure i servizi commerciali che la Regione continua a sovvenzionare all’azienda pubblica TUA, nonostante la consolidata compresenza di vettori privati sulla medesima tratta a zero sovvenzioni ed a tariffe “low cost”, sono tutti punti ancora da affrontare definitivamente.
In TUA le “diverse anime”continuano ad operare in maniera autonoma con contrasti interni nei diversi comparti. Mancano certezze per la Società esterna “Sistema” i cui dipendenti si trovano senza prospettive future. Con questo preciso e puntuale documento – concludono i consiglierri di Forza Italia – chiediamo all’attuale giunta regionale di sottoscrivre e condividere in maniera decisa le nostre proposte al fine di far uscire fuori dalla palude un settore che oggi è ancora, in termini di spedsa, la seconda voce del bilancio regionale. Pertanto responsabilmente chiediamo un cambio di rotta al Presidente D’Alfonso affinchè si torni ad attuare una politica strategica di sviluppo sui trasporti e sulle proprie infrastrutture collegate”.
‘Non vedo l’ora che si tenga il Consiglio regionale sui trasporti perché sarà il giorno della verità, il giorno in cui sarà evidente a tutti la totale inconsistenza dell’attuale opposizione, che segue l’inconsistenza di quando era maggioranza e aveva la possibilità non solo di dire ma anche di fare.
La riforma dei trasporti non fu fatta per difendere le poltrone di tre cda, i direttori generali, i vicedirettori e svariate nomine politiche. La riforma dei trasporti non fu fatta per difendere stipendi da 200mila euro all’anno che noi abbiamo cancellato. La riforma dei trasporti non fu fatta perché l’obiettivo era portare al fallimento le società pubbliche per svenderle sul mercato.
Non vedo l’ora di parlare di porti, con carte alla mano che umilieranno gli attuali dicenti, poco docenti e molto indecenti nelle argomentazioni prive di ogni contenuto. Faremo i conti con loro, una volta per tutte, e poi vedremo se avranno ancora voglia di parlare, replica Camillo D’Alessandro, consigliere regionale delegato ai trasporti.