“Questo provvedimento” ha spiegato Febbo “da un lato inciderà sui costi di produzione, scongiurandone l’aumento, causato dallo sfavorevole andamento dei prezzi all’origine dei prodotti; dall’altro sosterrà il comparto agricolo, coinvolto come altri settori, in una grave crisi economica. In quest’ultimo caso, intervenendo sulla concessione di contributi in conto interesse sui prestiti a breve termine, aiutiamo le imprese per le necessità legate all’anticipazione delle spese”.
Gli aiuti “de minimis” nel settore variano a seconda che si tratti di imprese attive nella produzione primaria dei prodotti agricoli, per le quali l’erogazione è pari ad un importo di 7.500 euro; o di imprese del settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per le quali il regime prevede l’erogazione di un importo di 200 mila euro, quale valore complessivo degli aiuti concedibili nell’arco di tre esercizi finanziari.