“In una Regione normale” aggiunge “il commissariamento alla sanità potrebbe essere affidato all’assessore alla sanità. Oppure materie come quella dei rifiuti dovrebbero essere seguite da un assessore, sempre in una Regione normale. Così oltre ai due commissariamenti, sanità e terremoto, il presidente Chiodi dovrebbe occuparsi inoltre di ambiente, rifiuti, energia. Non solo. Chiodi si è lasciato queste piccole altre deleghe: Politiche regionali di cooperazione interistituzionale, affari della Giunta Regionale, Attività internazionali, Legislativo, Coordinamento e supporto, Affari generali e Bura, Attività di collegamento con Ue a Bruxelles, Delegazione di Roma, Coordinamento di attività di promozione all’estero, Programmazione e sviluppo, Politiche nazionali per lo sviluppo, Pianificazione Territoriale, Programmi complessi nazionali e regionali delle Aree urbane, Politica energetica, Qualità dell’area e SINA, Tutela, valorizzazione del paesaggio e valutazione ambientale, Conservazione della natura e Ape, Assistenza legale,consulenza e attività amministrative per l’ambiente e il territorio, Sussidiarietà, Stampa, Avvocatura regionale, Statistica, Segretariato Generale della Presidenza”.
“Se c’è un clamoroso fallimento in Abruzzo” conclude D’Alessandro “questo sta proprie nelle deleghe strategiche che il Presidente si è lasciato, di cui non se ne occupa e cerca di nascondersi dietro le emergenze commissariali. Per questo deve lasciarle in altre mani, per questo l’Abruzzo merita una giunta pienamente legittimata ed operativa. Per questo c’è un Abruzzo reale che chiede altro, diverso della casualità. Non vi è traccia in questi incerti 22 mesi di fatti che riguardano le competenze proprie del Presidente Chiodi. Quanto deve aspettare ancora l’Abruzzo?”
Secondo il Vicepresidente una criticità forte resta ancora quella della occupazione ma anche su questo fronte annuncia misure di contrasto: “Apriremo con le forze datoriali e sindacali un tavolo permanente a valenza triennale, una vero e proprio patto per lo sviluppo e l’innovazione, dove tutti gli attori regionali, in primis Regione Abruzzo, recuperino il valore della responsabilità e rimuovano le cause di esclusione”. Infine, Castiglione tranquillizza gli imprenditori: “l’Abruzzo è governato come un unico sistema territoriale dove è bandito per sempre il campanilismo, causa di tanti mali di oggi. Il presidente Chiodi è in perfetta sintonia con lo sviluppo economico e segue da vicino le vicissitudini degli imprenditori, tant’è che si fa costantemente portavoce verso gli organi competenti delle nostre richieste, non ultima l’utilizzo entro breve dei fondi Fas”.