Sviluppo+rurale%2C+Cna+scrive+alla+Regione%3A+%E2%80%9CSbloccare+i+21+milioni+del+Leader%E2%80%9D
abruzzocityrumorsit
/apertura/abruzzo/24135-sviluppo-rurale-cna-scrive-alla-regione-sbloccare-i-21-milioni-del-leader.html/amp/

Sviluppo rurale, Cna scrive alla Regione: “Sbloccare i 21 milioni del Leader”

L’Aquila. “La Regione si attivi rapidamente per far approvare la graduatoria che sblocca i fondi ingenti, circa 21 milioni di euro, previsti dal programma Leader per lo sviluppo rurale. Facendo in modo che le ingenti risorse del programma siano messe effettivamente e celermente a disposizione del sistema delle imprese e dei territori di riferimento”. È quanto chiede in una lettera indirizzata al presidente della Regione, Gianni Chiodi e all’assessore regionale all’Agricoltura, Mauro Febbo, il presidente regionale della Cna Abruzzo, Italo Lupo.

Nel suo intervento (che fa seguito alle polemiche circa l’utilizzo dei fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 apparse nei giorni scorsi tra lo stesso Febbo e l’esponente del Pd a Palazzo dell’Emiciclo, Claudio Ruffini), Lupo ricorda alla Regione che “il 10 agosto scorso è terminata l’attività della commissione di valutazione incaricata di elaborare la graduatoria, da proporre all’approvazione della Giunta regionale, relativa alla selezione dei Gruppi di azione locale (Gal) e dei Piano di sviluppo locale (Psl) assegnatari dei fondi”, ma “nonostante il tempo trascorso –  la scadenza originariamente prevista del 6 aprile 2010 era stata prorogata al 23 dello stesso mese da un precedente deliberato della Giunta regionale – nessuno ad oggi conosce le determinazioni definitive”.

Secondo la Cna, “l’Abruzzo rischia di trovarsi tra le poche Regioni d’Italia, se non d’Europa, a non aver ancora selezionato i Gal e i Psl. Mentre si fa di giorno in giorno più concreto il rischio di perdita progressiva dei fondi per effetto del disimpegno automatico annuale previsto dai Regolamenti. Tutto, mentre il ritardo nell’assegnazione comporterà, comunque, la contrazione dei tempi per la realizzazione dei programmi, con il rischio di limitare la qualità degli interventi proposti”.