“L’Expò di Shanghai” ha detto Castiglione “ha rappresentato una vetrina mondiale di straordinaria importanza e l’Abruzzo non poteva non esserci. Oltretutto la Cina, con il suo miliardo e duecento milioni di abitanti ed in particolare con i circa duecento milioni di potenziali consumatori che cominciano a guardare, con un certo interesse, alla qualità dei prodotti, è un mercato a cui rivolgersi con sempre maggiore attenzione. Le aziende abruzzesi, in merito alla qualità, sanno il fatto loro ma è pur vero che il nostro tessuto produttivo, fatto di piccole e medie aziende, deve entrare nella logica delle reti o dei poli di innovazione per poter essere competitivo su vasta scala”.
Ambiente, turismo, telecomunicazioni, ricostruzione, automazione industriale ed enogastronomia sono stati gli elementi distintivi della presenza abruzzese in Cina. In particolare, per presentare al meglio l’Abruzzo, è stato proiettato un video di forte impatto emotivo, della durata di tre minuti, che ha puntato molto anche sul dramma del sisma del 6 aprile 2009 e sulla voglia di rinascita di un intero territorio.
“L’Italia ha fatto bene a partecipare all’Expò” ha aggiunto Febbo “sia per la circostanza sia per il fatto che nel 2015 sarà proprio il nostro Paese ad ospitare l’Expò universale. Come Regione Abruzzo abbiamo avviato contatti con la Camera di Commercio di Shanghai ed entro fine mese arriveranno dalla Cina decine di buyers, incuriositi dalle bellezze naturalistico-ambientali, archeologiche e storiche dell’Abruzzo e dalle nostre prelibatezze enogastronomiche”. Intanto, il colosso cinese Zte, che ha già avuto modo di operare a L’Aquila, nell’ambito del progetto C.A.S.E., per lo sviluppo della banda larga in un progetto portato avanti insieme a Telecom Italia, ha confermato l’interesse a lavorare sulla rete dei servizi per favorire i collegamenti in fibra ottica anche su altre fasce di territorio regionale.
Se a colpire molto i visitatori cinesi sono state soprattutto le terribili immagini del sisma, anche a causa della tragedia simile che nel 2008 ha devastato la provincia del Wenchuan, a solleticarne il palato ed il gusto è stata la cucina curata dallo chef abruzzese Luca Mastromattei che, tra i vari piatti, ha proposto agnello all’abruzzese e spaghetti con pallottine alla teramana, accompagnati dagli immancabili Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo.