“L’assessore al Lavoro e l’assessore alla Formazione della Regione Abruzzo non comunicano tra loro: nulla di strano se non fosse che, nella nostra Regione, si tratta in entrambi i casi della stessa persona, l’assessore Paolo Gatti”. A dichiararlo è il consigliere regionale dell’Italia dei Valori Cesare D’Alessandro, secondo cui l’assessore sarebbe “più prodigo di notizie e comunicati che non di fondi e aiuti per lo sviluppo”.
“Oggi abbiamo l’ennesima conferma” aggiunge D’Alessandro “che le sue uscite fanno parte delle cosiddette informazioni economiche che in un periodo di crisi, come quello attuale, si trasformano in propaganda per orientare (o disorientare) l’opinione pubblica. Soltanto una settimana fa Gatti, da assessore alla Formazione, ha annunciato urbi et orbi l’imminente utilizzo di ingenti risorse (12 milioni e mezzo di euro) del Fondo sociale europeo 2007-2013, da destinare alla creazione di nuove imprese attraverso la gestione del progetto Creaimpresa. L’iniziativa, diretta a creare lavoro per le donne, i giovani, i cassintegrati, ha avuto una vasta eco e creato molte aspettative. Lo stesso Gatti ha subordinato l’utilizzo dei fondi a un percorso integrato di formazione e assistenza affidato a Sviluppo Italia Abruzzo, capofila di un raggruppamento di imprese. Sin qui nulla da eccepire! Peccato che l’assessore al Lavoro, ancora Gatti, non poteva non essere al corrente di un fatto già noto nello scorso mese di luglio: l’imminente messa in liquidazione di Sviluppo Italia Abruzzo conseguente, tra l’altro, alla mancata acquisizione da parte della Regione”.
Una “maldestra operazione” secondo il consigliere regionale, che non potrà far altro che determinare “il blocco totale e immediato dei corsi di formazione e, quindi, l’impossibilità per le donne, i giovani ed i cassintegrati di accedere subito ai pochi fondi reali disponibili. Un danno enorme per la collettività regionale. Ma a Gatti” conclude D’Alessandro “più che salvaguardare o creare nuovi posti di lavoro, preoccupa curare la propria immagine quotidiana, al punto che non si è neppure accorto di affidare un importante e vitale incarico a un ente in fase di liquidazione, bloccando di fatto, almeno per qualche mese, l’erogazione di fondi vitali per l’economia e il lavoro degli abruzzesi”.
Non si fa attendere la replica dell’assessore regionale Paolo Gatti, che dichiara: “Qualcuno spieghi al consigliere Cesare D’Alessandro che le procedure per l’aggiudicazione dei bandi vengono preparate dagli uffici della Regione e non dai politici. Qualcuno glielo spieghi per favore. Per quanto concerne la vicenda di Sviluppo Italia, questa non pregiudicherà il normale svolgimento dei corsi del bando Crea Impresa”.