Mare inquinato in Abruzzo, balneatori: serve un’autorità operativa

Abruzzo. L’istituzione di una “task force”, dotata di pieni poteri, per contrastare l’inquinamento delle nostre coste all’immediata vigilia della stagione balneare, “visto che siamo ancora in tempo per vincere questa battaglia”.

 

 

 

Lo chiede al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il segretario nazionale di Cna Balneatori, Cristiano Tomei, secondo il quale «va subito messa al lavoro una Autorità, con un mandato limitato nel tempo, ma dotata di poteri straordinari, in grado di coordinare con efficacia tutti quei soggetti che a diverso titolo, dalle varie forze di polizia agli enti acquedottistici, dai gestori di depuratori alle Asl, dall’Arta agli enti locali, abbiano compiti inerenti la gestione delle acque e di contrasto all’inquinamento”.

 

 
In questo modo, a detta di Tomei, sarebbe possibile lanciare all’opinione pubblica, agli operatori del settore e ai cittadini «il positivo messaggio di un impegno straordinario da parte delle istituzioni nel contrastare, soprattutto nelle aree di maggiore criticità, i problemi derivanti dall’inquinamento, nel momento delicato dell’avvio della stagione estiva”.

 

 
In questa direzione, prosegue il leader dei balneatori Cna “è ipotizzabile mettere al lavoro, al servizio della comunità, ed in considerazione dell’obiettiva condizione di emergenza che viviamo, professionalità di alto profilo – mi permetterei di suggerire, anche se non è nostro compito, ma tanto per fare un esempio che spieghi bene il modello cui pensiamo, il nome dell’ex comandante della polizia urbana di Pescara e dell’Aquila, Ernesto Grippo, o una figura equivalente – che per competenza e legami potrebbe ben coordinare questo lavoro». Spetta dunque al presidente della Regione, conclude Tomei, «raccogliere positivamente una indicazione che viene dal mondo delle imprese, dando seguito all’impegno mostrato nelle scorse settimane. E consentire così in Abruzzo l’avvio positivo della stagione balneare 2016”.

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