Fino a qualche mese fa erano seduti fianco a fianco tra i banchi della Giunta regionale, l’uno assessore alle Strutture Informatiche (tra le altre cose), l’altra alla Protezione Civile (tra le altre cose). Oggi se le suonano di santa ragione, in una lotta all’ultima dichiarazione. Daniela Stati e Alfredo Castiglione, la prima ex assessore, il secondo vice presidente della Regione Abruzzo.
La Stati lo aveva tirato in ballo ieri, parlando delle competenze dell’Assessorato regionale all’Informatica rispetto alla società Abruzzo Engineering, coinvolta nell’inchiesta per presunte tangenti nella ricostruzione post terremoto, che vede implicata la stessa Stati. E la replica, o meglio il “contributo di chiarezza”, da parte di Alfredo Castiglione non si è fatta attendere
L’assessore regionale alle Strutture informatiche spiega che “Abruzzo Engineering è stata costituita, con legge regionale, nel corso della precedente consiliatura, che mi vedeva sedere tra i banchi dell’opposizione, ed aveva, ed ha, tra gli scopi statutari, la sicurezza ambientale e territoriale, oltre a Protezione Civile ed E-Government. Sempre dal precedente governo aveva ricevuto incarichi di assistenza alle varie Direzioni regionali che seguivano, appunto, la sicurezza ambientale e territoriale, la Protezione civile. Con la legge n.34 art.11 del 2007, la Regione Abruzzo ha conferito, sempre ad Abruzzo Engineering, diritti speciali ed esclusivi al fine di dare concreta attuazione alle funzioni ed attività relative alla sicurezza ambientale e territoriale, nonché per la realizzazione e gestione di una infrastruttura a banda larga e la realizzazione dei servizi ad essa connessi. Di conseguenza aveva avuto incarichi per la realizzazione dell’anello principale e secondario per la banda larga, oltre che per la realizzazione di un centro servizi ed un centro tecnico per un importo pari a circa 53 milioni di euro, a valere sui programmi Docup e Por Fesr, oltre ad un progetto finanziato dal Cipe. Questi progetti sono stati in gran parte realizzati ed in parte in fase di completamento”. E aggiunge: “il mio assessorato non ha conferito alcun incarico alla società e, circa tre mesi fa, si stava valutando la possibilità di affidare, attraverso la procedura dell’House Providing, l’incarico di redigere il piano cave, vista la competenza in materia di territorio e l’esigenza, più volte manifestata dalla società e dai sindacati, di impegnare i lavoratori a rischio di licenziamento, ma lo stesso affidamento non c’è stato perché il dirigente rilevava l’impossibilità di considerare Abruzzo Engineering una società, appunto, in house providing”. Per quanto riguarda la composizione del consiglio di amministrazione “il direttore regionale dell’Informatica ha da subito rinunciato all’incarico che, dunque, non ha mai svolto nello stesso Consiglio di amministrazione”
Contro replica di Daniela Stati che in una nota scrive: “se è vero che il dirigente del Servizio informatica, di competenza di Castiglione, rinunciò subito all’incarico nel Consiglio di amministrazione, perché partecipava non solo da uditore alle riunioni di Abruzzo Engineering? I dirigenti del mio ex assessorato non hanno mai partecipato ad alcuna riunione sul piano industriale di Abruzzo Engineering”. E ancora: “l’assessore Castiglione dice che il suo dirigente, nel redigere il Piano cave, rilevava l’impossibilità di considerare AE una società in house providing. Bene, ma allora tutti i lavori che AE, dalla sua nascita, ha svolto anche per la Regione Abruzzo, sotto varie Giunte regionali, come sono stati dati? Con bandi di evidenza pubblica o affidamenti diretti? E, quindi, i 53 milioni di lavori per la banda larga, per la realizzazione di un centro servizi ed un centro tecnico, utilizzando i programmi Docup e Por Fesr, sono affidamenti diretti? E chi li dovrà rendicontare e come dovranno essere rendicontati?”. Secondo Daniela Stati ”non era certo competenza del mio ex assessorato, che richiese espressamente, al tempo in cui ero assessore alla Protezione civile, un parere legale all’avvocatura regionale proprio sulla natura giuridica di AE circa gli affidamenti diretti. Tutti i dubbi e le perplessità su AE che Castiglione nutriva, perché non li ha mai riportati in Giunta regionale, la sede naturale per discuterne e trovare le soluzioni opportune?”. E, infine, si rivolge direttamente a Castiglione: “da consigliere regionale la pregherei di fornirmi, possibilmente prima del Consiglio regionale straordinario di martedì 21 settembre, che dovrà affrontare la situazione AE, tutti gli atti e le delibere di affidamento diretto che la Regione Abruzzo ha fatto nei confronti di AE dalla sua nascita. Solo così potremmo fare veramente chiarezza e rendere trasparente agli occhi dei cittadini abruzzesi tutta la storia di AE. Come assessore alla Protezione civile richiesi i pareri legali per capire la natura giuridica di AE e non ho mai fatto affidamenti diretti. Neanche un euro di lavoro affidato”.
14 Settembre 2010 - 18:00