Buzzelli, in una nota spiega il ruolo avuto nella società Valle del Giovenco sostenendo che il suo ruolo in detta vicenda è dovuto alla sua professione ed è stato, pertanto, “sganciato nella maniera più totale dal ruolo e dal lavoro della mia compagna, e soprattutto avulso da qualsiasi iniziativa che potesse avere collegamento con il ruolo della stessa”. Buzzelli così ricostruisce la vicenda. “Nell’ambito della costituzione nella società Valle del Giovenco nel mese di Luglio 2009 mi venne proposto di far parte del direttivo di detta compagine. Furono tante – prosegue nella nota – le riunioni e gli incontri con i diversi promotori di questa iniziativa. All’ inizio di questo rapporto tutto sembrava andare nella giusta direzione per ridare alla città la tanto desiderata squadra di calcio. Successivamente le cose non andarono così, i frequenti litigi fra i dirigenti, i mancati appuntamenti a causa di uno o dell’altro, i giorni passavano e la futura società ancora non aveva un organigramma ufficiale, ma di fatto risultavo essere uno dei futuri dirigenti partecipando così a tutti gli incontri per organizzare l’attività’ e lo sviluppo della squadra. In uno dei tanti incontri il dottor Vincenzo Angeloni , già in rotta di collisione con gli altri dirigenti della squadra, mi prospettò la sua visione per portare la squadra di calcio entro 3 anni in serie B: consulenze, centri sportivi, alberghi, piscine, centri di riabilitazione, auto vetture di servizio a disposizione, consulenze fiscali.
Nel frattempo in qualità di dirigente ufficioso e non ufficiale , oltre all’ impegno di trovare sistemazione logistica per alcuni giocatori (Cipolla, Spinesi ed altri, ndr) – dice ancora Buzzelli – venivo invitato a partecipare alle riunioni e alle trasferte della squadra. In riferimento alle consulenze ed altro riportato dagli organi di stampa mi corre l’obbligo di precisare quanto segue: non ho mai avuto consulenze di nessuna natura nè dalla Vdg nè da attività che riguardassero il ruolo e le funzioni di Daniela Stati. In una delle tante riunioni della Vdg si parlò dell’acquisto di autovetture da dare in dotazione a giocatori, dirigenti allenatori me compreso quale futuro dirigente. Per quanto riguarda la tanto decantata regalia di una Audi A4 – sostiene Buzzelli -, non ho mai ricevuto in regalo la suddetta autovettura , ne ho beneficiato solo dell’ utilizzo a partire dal Gennaio 2010. In quel periodo avevo messo in vendita la mia l’autovettura, una BMW X3, del valore di 28mila euro, come da valutazione Eurotax, che venne acquistata dalla società che noleggiava i mezzi alla Vdg. Quindi una normale compravendita fra privati. Se ben ricordo la stessa venne data in utilizzo all’allenatore Cappellacci e a Renato Angeloni, il factotum della squadra.
Nel frattempo vista la rissosità e i ripetuti rinvii a formalizzare presso un notaio l’organigramma della società, decisi nel mese di Aprile 2010, cioè 4 mesi dopo l’assegnazione dell’Audi, di acquistare per proprio conto presso la concessionaria Alfa Romeo di Avezzano una Alfa Mito del valore di 19 mila euro comunicando al rappresentante della società fornitrice della Vdg di non voler più avere in uso la Audi A4. Lo stesso mi disse di avere pazienza perché aveva bisogno di capire come si potesse rescindere il contratto con la Vdg Per chiudere, non sono un uomo qualunque, il tutto – conclude – mi veniva richiesto in funzione della mia qualifica e professionalità essendo docente in scienze motorie con trentennale esperienza, ero per loro il riferimento tecnico per il costituendo consiglio di amministrazione “.