Il tavolo permanente, la cui prima riunione è prevista per venerdì 10 settembre, sarà affiancato da una task force interna alla Regione, coordinata dal direttore regionale del dipartimento dei Trasporti Carla Mannetti. La task force si riunirà ogni giovedì.
“E’ un modo di procedere nella trasparenza” ha detto Morra. “In un momento così importante per il trasporto pubblico regionale, dove i tempi sono stringenti e i tagli annunciati dal governo non di poco conto, è un dovere di tutti affermare un alto senso di responsabilità. Stare dietro alla polemica o sottovalutare i problemi potrà essere fatale per il futuro trasportistico dell’Abruzzo”.
L’assessore ha aggiunto che l’esigenza di “istituzionalizzare il tavolo è derivata dalla necessità di fronteggiare la manovra economica governativa che investirà, tra l’altro, anche il trasporto pubblico regionale. Non sappiamo bene di quale entità sarà, si parla di 54 milioni di euro, siamo in attesa delle proposte della Conferenza delle regioni”.
Morra ha, dunque, elencato, tra le motivazioni, anche le novità del federalismo fiscale e, quindi, l’obiettivo della riforma del sistema dei trasporti regionale che dovrà razionalizzare le società pubbliche, evitare le sovrapposizioni, salvaguardare i posti di lavoro, potenziare l’offerta e i servizi al cittadino, tagliare i costi e le consulenze.
“La discussione fondamentale” ha detto “riguarda da sempre il destino delle varie società partecipate dalla Regione con le ipotesi più disparate: dalla società unica alle due società che raggruppino il trasporto su gomma o quello su ferro”.
Comunque sia, in attesa della bozza di riforma, Morra ha annunciato una “operatività coerente legata alle società intermedie annunciando che la Paolibus sarà chiusa a fronte dell’acquisto di quote regionali. In questo modo eliminiamo i costi, evitiamo sovrapposizioni, miglioriamo le linee e il servizio ai cittadini”.
Morra ha poi parlato delle attività poste in essere in questi diciotto mesi: iniziative per le popolazioni terremotate, ricapitalizzazione della Saga e avvio di un sistema di new diligence e soprattutto il “diverso approccio politico sulla questione dei consigli di amministrazione. Qualche tempo fa, in un’altra parte politica c’era chi sommava anche tre compensi, riuscendo a guadagnare anche più del presidente della Giunta regionale. Ora questo non solo non avviene, ma dispiace che qualcuno faccia finta di dimenticare che il presidente dell’Arpa, che è anche presidente della Cerella, e due dipendenti Arpa hanno rinunciato alle loro indennità ammontanti a oltre 50 mila euro; che lo stesso presidente della Saga, nonché direttore del mio assessorato Carla Mannetti e il direttore del settore Turismo, Caruso, abbiano rinunciato alle loro indennità da venti mila e cinquemila euro rispettivamente. A questo punto voglio rivendicare una superiorità morale e aggiungere che nel settore trasporti si comincia a capire che si resta attaccati alle poltrone per lavorare e non per le consulenze”.
Il coordinatore della task force e direttore del settore Trasporti Carla Mannetti, ha annunciato “un’attività di ricognizione di tutto l’esistente sul trasporto pubblico locale, così contiamo di fornire al tavolo permanente strumenti di analisi aggiornati e realistici per definire entro dicembre una bozza di riforma del trasporto pubblico regionale, senza atteggiamenti preclusivi ma basati sulla conoscenza dei dati”.