Pescara. Un turista, italiano o straniero che sia, che in Abruzzo apprezza in particolare le tipicità locali. Questo il ritratto ricavato da un’indagine esplorativa presentata a Pescara e condotta dall’Università Politecnica delle Marche e dal Gruppo Gabrielli sugli stili comportamentali e alimentari del turista in Abruzzo.
La ricerca ha puntato anche e soprattutto sui comportamenti alimentari evidenziando che nel 2015 in Abruzzo nel 19% dei casi il turista è risultato “sperimentatore”, cioè in cerca delle peculiarità locali; stessa percentuale per il turista “economo”, quello che cerca le opportunità low cost.
Queste due tipologie sono stabili, mentre sono lievitati al 18% i “salutisti”, quanti cioè che vanno alla ricerca di prodotti biologici oppure per vegani.
Scendono invece dal 21% al 16% i “trasgressori”, ossia quanti mangiano di tutto e, infine, salgono dal 10% al 12% i turisti “sacchettisti” che si portano il cibo da casa.