”Attorno alle case di riposo ruotano enormi interessi economici, con rette che variano in ragione del livello delle caratteristiche di assistenza ed alberghiere, comunque non inferiori a 1.200/1.400 euro mensili; costi rilevanti che gravano sui bilanci delle famiglie. La cronaca nazionale, particolarmente nel periodo estivo, quando il numero degli anziani assistiti aumenta a dismisura, riferisce di casi di incuria e maltrattamenti. Per questo è necessario attuare le dovute forme di prevenzione, indispensabili affinché l’intera collettività regionale abbia certezza che i propri anziani siano accuditi nella maniera migliore. Non vogliamo trovarci a dover scoprire, quando ormai è troppo tardi, situazioni vergognose per una società civile. A quel punto l’indignazione di chi deve controllare avrebbe solo il senso di una malcelata ipocrisia”.
Per questo il partito dell’Italia dei Valori ha presentato un’interrogazione con la quale si chiede alla Giunta regionale di verificare la permanenza dei requisiti richiesti per la concessione di autorizzazioni all’apertura delle case di riposo e, più in generale, controllare le condizioni di vita degli ospiti, dalla quantità e qualità di cibo, al livello di cura della persona e di assistenza sanitaria fornita.