Ezio Stati lascia il carcere dell’Aquila e torna nella sua abitazione ad Avezzano. A deciderlo è stato il Gip del Tribunale dell’Aquila Marco Billi, il quale si è pronunciato favorevolmente sulla richiesta di revoca della misura cautelare, concedendo quindi gli arresti domiciliari.
Ezio Stati, 62 anni padre dell’ex assessore regionale alla Protezione civile Daniela, si trovava in carcere dal 2 agosto scorso e dal 5 agosto stava attuando lo sciopero della fame, protesta che si era inasprita negli ultimi giorni con il rifiuto di assumere acqua. Stati, difeso dagli avvocati Antonio Milo e Alfredo Iacone, si è sempre ritenuto vittima di un errore giudiziario.
Nei prossimi giorni gli avvocati presenteranno istanze anche per Vincenzo Angeloni e Marco Buzzelli (compagno di Daniela Stati), anche loro indagati di corruzione insieme a Sabatino Stornelli.
Angeloni, ex parlamentare, ex dirigente dell’Avezzano calcio e della Valle del Giovenco è ancora rinchiuso nel carcere di Regina Coeli; Buzzelli, invece, si trova agli arresti domiciliari ad Avezzano; Stornelli, infine, ex amministratore delegato di Telespazio e fondatore della Selex del gruppo Finmeccanica, ha l’obbligo di dimora nel comune di Roma.
Secondo la Procura dell’Aquila, coordinatrice dell’inchiesta (portata avanti dagli agenti dalla Squadra mobile della Questura di Pescara), i cinque indagati avrebbero fatto pressioni per fare assegnare ad Abruzzo Engineering una commissione da un milione e mezzo di euro per lavori da eseguire dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Stornelli, che detiene il 30% delle quote di Abruzzo Engineering, e Angeloni si sarebbero sdebitati con il gruppo Stati con una serie di regali, come una consulenza e un’Audi A4 per Buzzelli, un televisore per Ezio Stati e un anello con diamante per la figlia Daniela.