Così la vice presidente di Federalberghi, Mara Quaianni, che aggiunge: ”Cosi’ come irresponsabile è che un’intera classe politica, di fronte ad una situazione così grave, resti passiva o, peggio, si goda la brezza marina comodamente seduta su una sdraio”. La Quaianni ”di fronte questo quadro desolante” conferma (nostro malgrado) ”che se entro il prossimo 20 agosto non si concretizzeranno i pagamenti dovuti e se non ci sarà un intervento del Commissario delegato o del suo vice, sospenderemo l’erogazione dei servizi”. ”Abbiamo finora fatto fronte ad anticipazioni bacnarie, peraltro costose ed interamente a nostro carico, per mesi e mesi – spiega la responsabile di Federazione – e anche i più piccoli alberghi si ritrovano esposizioni debitorie per svariate centinaia di migliaia di euro, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza delle nostre aziende”. ”A questo punto – conclude la Quaianni – troviamo inaccettabile e grave che i politici si riempiano in pubblico la bocca riguardo la ripresa economica delle aziende localizzate nel cratere del sisma e, nello stesso tempo, non provvedendo a impegni e dichiarazioni pubbliche, di fatto agiscano nella esatta direzione contraria, mettendo in pericolo le imprese alberghiere e l’occupazione finora garantita solo dal sacrificio dei titolari delle strutture ricettive”.