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Protezione civile Abruzzo, 32 volontari hanno guai con la giustizia. C’è anche un piromane

Abruzzo. Anche un piromane, condannato per incendio, tra i nominativi di coloro che ambivano a diventare volontari in associazioni convenzionate con la Protezione civile in Abruzzo. Il Corpo forestale dello stato di Pescara, infatti, hanno passato al setaccio le 12 associazioni di Protezione civile della provincia che hanno un convenzione con la Regione.

 

Ebbene, che per dieci associazioni ci sarebbero delle irregolarità. Oltre il 10% degli aspiranti volontari (sui circa 400 assoldati), ben 42 non hanno i requisiti di chiara e specchiata moralità e di buona condotta previsti dalla legge. Questo dato emerge dai moduli che i volontari hanno riempito nel momento in cui hanno aderito alle associazioni. Su 32 di questi moduli i volontari hanno attestato, con l’autocertificazione, di avere certificati penali ‘puliti’ mentre la Forestale ha accertato che non e’ affatto così. Risultano infatti per 15 di loro sentenze passate in giudicato di primo e secondo grado, per sette dei procedimenti penali pendenti e altri 10 sono stati denunciati di recente. Sono stati segnalati tutti e 32 all’autorità’ giudiziaria per false attestazioni. Altri 10 volontari non hanno mai riempito il modulo per cui non risultano neppure dagli elenchi della Regione.  Il comandante della Forestale Guido Conti ha fatto notare i reati di cui sono stati accusati i 32 volontari: incendio, lesioni personali, rapina, violenza sessuale, ingiuria, detenzione abusiva di armi, truffa, appropriazione indebita, falsificazione di monete, oltraggio e resistenza, danneggiamento, appropriazione indebita, furto e rapina, ma c’e’ anche altro. La Forestale ha segnalato la questione alla Regione, l’assessore era Daniela Stati che si e’ dimessa perché coinvolta in un’inchiesta della magistratura aquilana, e ha sollecitato dei controlli accurati sui volontari, da estendere anche alle altre associazioni che operano nel resto della Regione. E’ stata informata anche la Prefettura.