Si tratta di Ezio Stati, già capogruppo di Forza Italia nel 2000, della figlia Daniela , assessore regionale, dimissionaria, sulla quale pende un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici, del compagno Marco Buzzelli, dell’ex deputato di Forza Italia Vincenzo Angeloni e di Sabatino Stornelli, attuale amministratore delegato di Selex Service Management, società di Finmeccanica. Il carcere è scattato per Ezio Stati e Vincenzo Angeloni mentre Marco Buzzelli è agli arresti domiciliari. Per Stornelli infine, e stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Roma. Per il procuratore capo Alfredo Rossini il quadro probatorio che emerge “appare incontestabile, considerato che vi sono prove evidenti dei ‘doni’ e delle utilità che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale (Daniela Stati) e alle persone a lei vicine”. L’assessore aveva le deleghe alla Protezione civile, i rifiuti e l’ambiente. Entrando in Procura Ezio Stati, 63 anni, ex democristiano poi passato a Forza Italia dopo una breve permanenza nell’Udeur, ai giornalisti ha detto: “non vi preoccupate, si risolverà tutto”.
Le intercettazioni: un diamante da 15mila euro per l’assessore. “Intanto, chiudiamo questo premiaccio…chiudiamo l’anello e poi vediamo”. E’ spiccio, Ezio Stati, il 28 novembre 2009, al telefono con l’imprenditore Vincenzo Angeloni. Dal diamante del valore di 15 mila euro dipendono gli affari seguenti. Et voilà: il 15 dicembre successivo si perfeziona, ad Avezzano, la consegna dell’anello per l’assessore regionale Daniela Stati. E’ la dazione finale, secondo la procura aquilana, della corruzione per favorire l’affidamento di lavori, senza progetto, per 1,5 milioni ad Abruzzo Engineering. Partiamo dall’intercettazione ambientale tra l’ex leader della Dc e il convivente della Stati Marco Buzzelli.
L’anello. Ezio Stati: Marco, è arrivato l’anello. Un carato…purissimo…mo’ ti porta il certificato di garanzia.. e questo è un regalo di Angeloni a Daniela. Nella stanza, poco dopo, entra Daniela Stati.
Marco Buzzelli: qua è successa una cosa, quindi è bene che tu… e vedi se ti va perché se no bisognerà riportà…
Ezio Stati:…bene, bene, tutto dentro.
Daniela Stati: mica lo hai comperato?
Ezio Stati: eh, mo…
Daniela Stati: mica lo hai comperato, papà?
Ezio Stati:… hanno rispettato gli impegni che avevo io.
Daniela Stati:…oddio quanto è bello….
Ezio Stati: è un carato purissimo… ora ti portano la scatola… e la garanzia.
Daniela Stati: ma è vero, papà?
Ezio Stati bestemmia e poi esclama: è dai 12 ai 15 mila euro.
Daniela: oddio, papà non lo voglio, mi pare troppo. Ma veramente me lo posso prendere?
Ezio Stati: scusa, ma dallo a me e Marco…se vuoi, però…ad Angeloni…succederà l’inferno.
Il commento del gip: “L’espressione adoperata da Ezio Stati “hanno rispettato gli impegni che avevo io” non lascia dubbi sulla natura remunerativa della regalia e sulla sussistenza di un pregresso pactum sceleris. L’assessore Daniela Stati, che ha dato materiale attuazione (sotto la guida del padre a tale pactum) non sembra sorpresa dell’iniziativa dell’imprenditore e, solo per conferma, chiede al padre se lo abbia comprato”.
Nel corso della stessa giornata, poi, l’assessore telefona ad Angeloni per ringraziarlo del regalo.
Daniela Stati: Enzo, sono Daniela. Grazie.
Angeloni: di che…
Daniela Stati: eh..eh…come di che…me lo ha dato papà.
Angeloni: ma di che.
Daniela Stati: quel pensierino per Natale me lo ha lasciato papà…grazie.
Angeloni: ah, mamma mia.
Daniela Stati: eh…vabbé. Grazie tante.
Angeloni: ti è piaciuto?
Daniela Stati: eh, madonna, quando ti incontro ti do un bacio grossissimo, eh.
Angeloni: ah, ah, io ti voglio bene a prescindere da questo, Danié.
Daniela Stati: grazie veramente tanto tanto.
Angeloni: con tutto il cuore.
Daniela Stati: grazie, poi ci facciamo gli auguri di persona.
Angeloni: come no.
Subito dopo Angeloni chiama Ezio Stati e si lamenta per il fatto che ha riferito alla figlia che il regalo del diamante è una sua iniziativa.
Ezio Stati: pronto?
Angeloni: oh, mi ha chiamato Daniela, io sono rimasto imbarazzato! Ma non doveva darglielo Marco?
Ezio Stati: Sì, sì! Gliel’abbiamo dato insieme! Gliel’abbiamo dato insieme, gliel’abbiamo.
Angeloni: che gli hai detto?
Ezio Stati: che gliel’hai mandato tu, no?
Angeloni: eh, so’ rimasto. Mi hai fatto fare una figura di merda con tua figlia.
Ezio Stati: è la verità, su!
Angeloni: ma no, Ezio! Io l’ho fatto per te, per far contento Marco! Vabbé, comunque! Vabbé!
Proprio nel pomeriggio di quello stesso 15 dicembre, Sabatino Stornelli comunica a Ezio Stati che è stata firmata la convenzione pro Abruzzo Engineering grazie all’interessamento dell’assessore. Non è un caso, conclude il gip, che venga consegnato proprio quel giorno l’anello, che Angeloni custodiva nella cassaforte da una settimana.
Il televisore. Dalle intercettazioni ambientali saltano fuori anche altri compensi che il cosiddetto “gruppo Stati”, come lo definisce il gip, può ricevere per l’interessamento ai progetti della coppia Stornelli-Angeloni. E’ il 27 ottobre 2009. Dalla conversazione si evince che Angeloni sta acquistando per sé un televisore e chiama Stati per comunicargli la sua decisione di regalargliene uno.
“Diversi elementi”, scrive il gip, “consentono di ritenere con certezza che l’acquisto del televisore rappresenta una regalia per sdebitarsi di favori ricevuti”. Ecco di seguito, la telefonata tra Angeloni e Stati padre.
Angeloni:…siccome mi sto a comperare un televisore!…ne volevo comperare due!!…te lo faccio montare a casa?
Ezio Stati:…eh…per me è sempre un piacere!
Angeloni: è grosso, uno grosso.
Ezio Stati: eh, io sto sempre qua ad aspettare… come un pappagallo.
Angeloni: a casa…io, io lo do al papà dell’assessore, eh?
Ezio Stati: sì, sì, sì… tu non mi rompere i coglioni sempre con quella!!
Angeloni:…allora, verso fine novembre..
Ezio Stati: eh!
Angeloni: che mi arriva fine novembre,…ti do questo…uno particolare, molto bello!
Commenta il gip: “Non si tratta di un acquisto commissionato da Ezio Stati, il quale fino al momento della conversazione con Angeloni non ha palesato alcuna intenzione di effettuare acquisti di televisori né ha mai formulato richieste in tal senso. L’iniziativa di Angeloni non appare inquadrabile neanche come un “normale” regalo tra amici sia per il valore dell’oggetto regalato sia per l’assoluta assenza di sorpresa, visto che il donante avvisa telefonicamente in anticipo il donatario. Del resto, a ulteriore conferma della reale motivazione della regalìa, si deve notare che Angeloni, piuttosto che indicare una qualsiasi specifica tecnica dell’apparecchio, ne evidenzia le dimensioni (“E’ grosso!! Uno grosso”) per far comprendere all’interlocutore che si tratta di un bel regalo”.
Dal canto suo, aggiunge il giudice, Stati acconsente all’iniziativa di Angeloni (“Per me è sempre un piacere”) non solo senza chiedere alcuna informazione tecnica, ma anche senza pronunciare alcuna frase di cortesia, dimostrando di accettare il bene essenzialmente per il suo evidente valore. L’aspetto che rende chiara l’effettiva causa del regalo è da individuare nelle parole di Angeloni: «Io lo dò al papà dell’assessore». Ancora il giudice Billi: “E’ dichiarato l’intento remunerativo indiretto per favori ricevuti da Daniela Stati – anche se con la guida costante del padre – per il riuscito intervento a favore di Abruzzo Engineering spa”.(tratto da www.affaritaliani.it)
Angeloni respinge le accuse. E’ stato l’ex deputato di Forza Italia, Vincenzo Angeloni, ad essere ascoltato per primo dal Gip del Tribunale de L’Aquila nell’ambito dell’inchiesta della Procura del capoluogo abruzzese su presunte tangenti negli affari della ricostruzione post terremoto. Per lui il legale, Antonio Milo, ha formulato richiesta di scarcerazione. ”Compatibilmente con il segreto istruttorio, possiamo dire che Angeloni ha respinto le interpretazioni delle intercettazioni ambientali e telefoniche che sono state date dalla Procura – ha riferito Milo -. Ha fornito un’esegesi, un’interpretazione alternativa, che noi riteniamo convincente e ha indicato dei testimoni proprio per riscontrare il tipo di dialogo effettivamente posto in essere e spiegarne il senso”. ”Angeloni ha escluso in maniera categorica di aver avuto rapporti con la società che farebbe capo, secondo l’interpretazione accusatoria, al coindagato Stornelli – ha spiegato meglio l’avvocato – Con Abruzzo Engineering, Angeloni non ha avuto alcun tipo di rapporto di affari, ne’ lecito, ne’ illecito e la sua posizione e’ totalmente sganciata da quello che dovrebbe essere poi il profilo corruttivo essenziale della vicenda, secondo l’impostazione data dagli inquirenti”. Milo ha chiarito che il suo assistito ”ha un’amicizia ventennale con gli altri coindagati, ma ha un rapporto di evidente conflittualità con Stornelli col quale ha collaborato solo per un breve periodo in relazione alla squadra di calcio della Valle del Giovenco”. ”Un rapporto breve – ha assicurato infine Milo – che si è concluso con dei profili di antitesi tra i due personaggi”. Comunque, il legale, in alternativa alla scarcerazione, ha chiesto per Angeloni almeno gli arresti domiciliari, in considerazione dello stato di salute.
Ezio Stati si dichiara estraneo ai fatti. Più di tre ore e mezzo è durato l’interrogatorio di Ezio Stati, l’esponente del Pdl abruzzese, coinvolto nella vicenda di corruzione, insieme a sua figlia Daniela, assessore dimissionario alla Protezione civile regionale. Anche per Stati è stata presentata istanza di scarcerazione. “Siamo fiduciosi – ha spiegato l’avvocato Antonio Milo – in quanto Stati ha spiegato in maniera chiara e persuasiva tutte le intercettazioni rispondendo a giudice e pubblico ministero’. “Quando si dice la verità – ha proseguito – la deposizione è fluida, convincente e persuasiva e Ezio Stati oggi ha detto la verità”. Secondo il legale, Stati “è totalmente estraneo ai fatti contestati e che purtroppo hanno visto applicare nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Siamo fiduciosi che nel giro di qualche giorno si possa ottenere l’immediata scarcerazione, proprio perché, nel corso dell’interrogatorio, ha saputo esplicitare anche degli errori interpretativi di alcune intercettazioni’. L’avvocato Milo si riferisce a una “valutazione non aderente all’effettivo contenuto a quel compendio lessicale: per esempio, in alcuni casi la Procura ha ipotizzato che ci potesse essere un interessamento di Stati insieme ad Angelone con Stornelli, mentre in realtà, lo stesso Stati – ha proseguito il legale – ha dimostrato in maniera chiara che erano telefonate del tutto disancorate dall’ipotizzato contesto accusatorio e cioè da questa struttura concorsuale che è stata rappresentata al Pubblico ministero’.
Le dichiarazioni di Daniela Stati. “Se devo essere accusata perché voglio che dei lavoratori di Abruzzo Engineering possano avanzare dei diritti nei confronti della Regione Abruzzo, è vero come politico ho fatto questo”. Lo ha detto l’assessore dimissionario alla Protezione civile, Daniela Stati, prima di comparire davanti al Gip, Marco Billi, per l’interrogatorio di garanzia. La Stati, ha però ribadito di non aver agevolato società private, non aver fatto contratti, né dato appalti. ‘Abruzzo Engineering – ha spiegato – è una società della regione Abruzzo in house. Ci sono 12 pareri legali e 8 delibere fatte dalla Giunta precedente alla mia che la certifica in quanto tale, come una società che deve prendere i lavori da parte della Regione Abruzzo’.
Tuttavia, l’assessore ha ammesso che la Regione si è trovata più volte in questi ultimi mesi incalzata dalle richieste dei dipendenti di poter lavorare. “Sono stata nominata a gennaio 2009 come assessore – ha spiegato – ho avuto un problema di salute personale che mi ha fatto assentare per oltre un mese, e poi il 6 di aprile c’è stato il terremoto. Nel frattempo, mi sono dovuta confrontare con i lavoratori di Abruzzo Engineering che non prendevano lavori e dicevano: “ma se noi ci siamo sempre occupati di questo tipo di studio, perché non possiamo lavorare oggi e arrivano altre persone a fare questo lavoro?”. L’ex assessore Stati si è quindi rivolta al Governatore. “Io chiamai il presidente Chiodi – ha spiegato – per valutare la possibilità di un loro inserimento”. Parlando delle dimissioni, Daniela Stati ha spiegato di averlo fatto “per correttezza istituzionale, perché credo che è una gran cosa e un gran senso di responsabilità, anche nei confronti del mio partito”.
La difesa della Stati sulla storia dell’anello.”Nessun regalo di 15mila euro da parte di Vincenzo Angeloni. Il mio compagno aveva affittato un appartamento ad un giocatore del Pescina o dell’Avezzano Calcio. Chi faceva parte della dirigenza di questo Avezzano o Pescina calcio era questo Luca Mastroianni, il quale ha un negozio di pietre preziose”. Così ha motivato circa il regalo presunto l’ex assessore Daniela Stati che ha aggiunto: “Il mio compagno quando è venuto a casa mi ha detto, io ti vorrei fare un regalo perché ho conosciuto questa persona e mi darebbe l’anello di un carato solo a 6mila euro. Abbiamo litigato perché gli ho detto ti hanno già fregato l’affitto, perché questo giocatore della squadra di pallone, un certo Cipolla, e’ stato in affitto 10 mesi a casa del mio compagno senza pagarci. Lui mi ha detto, vediamo adesso ci provo a parlare, vediamo se riesco a prendermi l’anello. A me non hanno mai dato un affitto e Marco dice che una volta che ha preso l’anello lo ho fatto valutare da un gioielliere di Avezzano conosciuto. Il gioielliere mi ha fatto notare – ricorda Daniela Stati – che non ha certificato o nulla e se glielo valutano 3mila euro è anche troppo. Quando sono tornata a casa gli ho detto: non solo avanzi l’affitto ma ci siamo fatti anche prendere in giro con un anello che non ha neanche il valore dei soldi che dovevano ridarci. Questa è la grande regalia che hanno fatto all’assessore Stati”.