A fronte dei forti tagli di posti letto previsti dal piano sanitario, il Pd chiedeva, sostenuto dai primi cittadini presenti alla seduta, di darsi i tempi necessari alla discussione sulle modalità con cui tali tagli saranno operati. Al termine degli interventi, Chiodi si è, però, dimostrato irremovibile. Il presidente ha, infatti, affermato che il piano operativo sarà attuato nei modi previsti, essendo già stato approvato nella Capitale e che eventuali modifiche potranno essere prese in considerazione soltanto in un secondo momento.
La risposta del governatore ha suscitato le ire dei consiglieri regionali dell’Italia dei Valori, che hanno dunque abbandonato l’aula in segno di protesta contro il piano sanitario. “Il palco è quello della V Commissione regionale” hanno commentato in merito, “Chiodi recita a soggetto, ma riceve solo fischi! E’ la politica del Pdl: il teatrino del nulla o meglio il teatro dei ‘pupi’, dove a tirare i fili sono altri e altrove”.
I consiglieri si sono scusati con i sindaci intervenuti, ma hanno dichiarato di non aver potuto fare a meno di abbandonare la Commissione Sanità “contro la protervia del Pdl, che ancora una volta dimostra la sua sordità alle giuste rivendicazioni degli abruzzesi e delle loro istituzioni locali, dopo averle estromesse da qualsiasi scelta in merito al Programma Operativo della Sanità. Ribadiamo che l’unico mezzo possibile per conciliare le diverse esigenze è, come già abbiamo chiesto ufficialmente, quello di sospendere le scelte del Programma Operativo 2010 e rimandarle a una necessaria concertazione di tutti i soggetti interessati, che dovrà essere svolta in tempi brevissimi e senza perdere di vista l’obiettivo del risanamento”.
Grandi assenti Maurizio Acerbo ed Antonio Saia, mentre il Partito Democratico ha atteso la fine della seduta senza abbandonare l’aula. Al termine, però, il consigliere regionale Franco Caramanico ha rassegnato le dimissioni.