Il popolo dei parchi protesta a Roma

ParcoGran_SassoLa manovra finanziaria del Governo, già approvata in Senato da pochi giorni ed ora all’esame della Camera, prevede il dimezzamento dei finanziamenti alle aree protette nazionali.

“Un attacco durissimo al sistema delle aree naturali” scrive in una nota Dante Caserta, consigliere nazionale Wwf Italia “e più in generale all’ambiente italiano proprio nell’Anno Internazionale della biodiversità. I 24 parchi nazionali italiani, e tra questi anche i tre parchi abruzzesi (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Parco Nazionale della Majella), sono così destinati alla totale paralisi se non alla chiusura definitiva”.

Per questo, venerdì 23 luglio a partire dalle ore 11 è previsto un sit-in davanti al Ministero dell’Ambiente a Roma per dire no ai tagli previsti.

“I fondi destinati alle aree naturali protette” continua Caserta “sono già estremamente esigui (50 milioni di euro l’anno per tutte le aree protette nazionali, meno di un caffè a testa per ogni italiano): dimezzarli vuol dire rendere impossibile per gli Enti continuare ad operare. Si tratta di una scelta suicida! Un taglio di questo genere, oltre ad indebolire l’azione di conservazione della natura, indebolisce l’offerta turistica del nostro Paese perché parchi e riserve sono una delle mete preferite dagli italiani e dagli stranieri. Contro questa scelta sbagliata dovrebbero farsi sentire, insieme alle aree protette ed alle associazioni ambientaliste, anche gli operatori turistici e gli amministratori locali”.

 

 

 

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