Pescara. Cgil, Cisl, Uil Abruzzo avevano indicato i pregi e i limiti del Masterplan Abruzzo che la Regione si appresta a firmare con il Governo. Ora, i rilievi critici fatti dalle organizzazioni sindacali sono diventati, per quanto riguarda il livello regionale, un’agenda condivisa con il Presidente della Giunta di cose da fare, per correggere ed arricchire il programma di investimenti del Master Plan.
I temi recepiti dalla Giunta Regionale sono i seguenti:
attrazione nuovi investimenti
politica industriale e aree di crisi
politiche attive del lavoro
unitarietà della programmazione
fiscalità
credito
politiche territoriali e degli enti locali
aree interne e comunità montane
‘Realizzare intese e protocolli operativi su questi punti, e successivamente anche su altri, ci permetterà di colmare lacune anche gravi (politica industriale e aree di crisi, politiche attive del lavoro, credito, unitarietà della programmazione) e di integrare il Master Plan con interventi non previsti nello schema del Governo nazionale (fiscalità, attrazione nuovi investimenti, coesione territoriale, legislazione di sostegno).
Il programma d’investimenti dei fondi europei (FESR, FSE, FEARS) e dei fondi nazionali (FSC, PON, altri) richiedono una pubblica amministrazione regionale molto meglio organizzata: è ora di attuare un piano complessivo di riorganizzazione, da integrare con il Piano di Rafforzamento Amministrativo predisposto nell’ambito della programmazione 2014-2020.
Ma occorre un impegno serio, da parte di tutti: vanno definite azioni ed impegni concreti e verificabili, non siamo disponibili per documenti con belle parole che restino vuote.
È ora necessario che rapidamente si facciano i confronti sui punti sopra elencati, per raggiungere accordi chiari e fattivi. In questo lavoro, devono essere pienamente coinvolte le associazioni rappresentative del mondo dell’impresa, come convenuto con il Presidente della Giunta Regionale.
Abbiamo rinnovato alla Giunta la richiesta che siano stimate le ricadute occupazionali degli interventi del Master Plan così come già fatto per i fondi europei: fermare la perdita di occupazione, creare nuovi posti di lavoro e recuperare le perdite subìte con la crisi sono gli obiettivi primi della nostra azione’, si legge in una nota congiunta firmata dai tre segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil.