Teramo, gestione rifiuti integrati. Stati risponde a Ruffini

claudio-ruffiniTeramo. Giungono le prime risposte in Consiglio regionale sulla gestione dei rifiuti integrati nel teramano, problema sollevato dal consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, in un’interpellanza discussa nell’ultima seduta.

Ruffini aveva chiesto di conoscere quali sono le ragioni per cui non è stato sottoscritto l’accordo tra Regione Abruzzo e Regione Molise per l’utilizzo, da parte dei Comuni della Provincia di Teramo, della discarica di Guglionesi e perché non sono state emanate le direttive che definiscono la tariffa per il conferimento dei rifiuti urbani presso gli impianti regionali.

L’assessore preposto, Daniela Stati, ha risposto che a livello normativo per lo smaltimento dei rifiuti è previsto il principio di autosufficienza a livello di ogni Regione. Pertanto, senza discarica in esercizio, la Provincia di Teramo è costretta a conferire rifiuti fuori dal suo Ato. La Regione Abruzzo ha prorogato al 31 dicembre 2010 la possibilità di conferire rifiuti urbani extra-ato per sopperire alla mancanza di accordi tra le Province ed evitando emergenze ambientali. Sulla mancata sottoscrizione dell’accordo con la regione Molise, invece, l’assessore all’Ambiente ha ribadito di aver sollecitato più volte l’ente e che l’obiettivo è quello di chiudere l’accordo prima delle ferie estive.

Sull’eccessivo costo del conferimento, la Stati ha inoltre ammesso che le tariffe “subiscono lievitazioni eccessive”, ma che la Regione Abruzzo non può fissare tariffe puntuali. Può però “definire delle direttive al fine di comporre le diverse voci della tariffa di conferimento, e fissando dei limiti minimi-massimi delle singole voci”.

“Mi ritengo soddisfatto in parte” dice Ruffini in merito alla risposta dell’assessore Stati, “perché è stato riconosciuto che le tariffe di conferimento dei rifiuti sono eccessive e che la Regione deve intervenire ponendo dei parametri in modo tale che le tariffe non si autoalimentino con delle voci anomale. In attesa che vengano prese delle decisioni i Comuni teramani sono costretti a pagare delle tariffe altissime vanificando le azioni messe in campo dagli enti locali per raggiungere elevati livelli di raccolta differenziata”. Il conferimento presso altri siti della Regione, spiega Ruffini,  starebbe infatti determinando continui aumenti dei costi per il conferimento dei rifiuti, perché gli impianti regionali sono “unici” e agiscono quasi in regime di monopolio.

Per quanto riguarda l’accordo da raggiungere con la Regione Molise, Ruffini auspica che le affermazioni della Stati, che ha annunciato la sottoscrizione prima delle ferie estive, siano rispettate in maniera tale da permettere ai Comuni teramani di uscire da questa fase emergenziale ed offrire loro la  possibilità di scelta nel conferire i rifiuti prodotti presso altri impianti di smaltimento.

La Regione deve però intervenire su questa vicenda e non può in alcun modo rimandare la palla ai Consorzi” precisa il consigliere regionale. “La mancata adozione delle direttive regionali finora sono una responsabilità imputabile chiaramente all’amministrazione regionale di centrodestra che sta provocando continui aumenti alle tasse dei rifiuti dei comuni teramani. Dopo le promesse della campagna elettorale, i nodi stanno arrivando al pettine: la provincia di Teramo è sempre più sola ed abbandonata a se stessa. Dov’è finita l’azione politica dei rappresentanti teramani per il territorio che li ha eletti? Nessun riguardo finora, anzi solo segnali punitivi e vessatori per i teramani sempre più tassati”.

 

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