Aiutare le persone che sono in difficoltà a causa di debiti nei confronti di banche, enti o agenzie di riscossione, attraverso un supporto regionale che possa garantire un piano di rientro concordato tutelando la dignità e la quotidianità civile del cittadino. E’ questa l’idea alla base della proposta di legge del consigliere Domenico Pettinari, presentato dal Movimento 5 Stelle Abruzzo, che prevede l’istituzione di un apposito ufficio destinato a sostenere i cittadini in crisi da sovra indebitamento.
“Il sostegno per il concordato dei debiti”, ha spiegato il consigliere, “non può essere destinato solo alle aziende. Recependo le indicazioni di una legge nazionale del 2012, a cui nessuno fin ora ha dato rilievo, stiamo dotando la Regione Abruzzo di un Organo di Composizione della crisi da sovra indebitamento. Un ufficio che aiuti anche la persona fisica, dunque il singolo cittadino, ad uscire dal tunnel dei debiti. Un tunnel di cui troppo spesso non si vede l’uscita e che anzi, con l’accumularsi delle spese si allunga sempre di più fino a diventare una vera e propria trappola mortale”.
Sono stati, infatti, oltre 580, dal 2012, i suicidi causati dai gravi disagi economici dettati dal sovra indebitamento. E contro questa tendenza sta lavorando su tutti i fronti il M5S che punta ad offrire una speranza a chi vive sotto la pressione dei debiti, ben sintetizzato dallo slogan “Non sarò solo…un numero”.
Il consigliere spiega che ogni caso dovrà essere studiato singolarmente, lasciando intatti i beni primari mobili ed immobili a tutela della dignità del cittadino. Questo garantirà, inoltre, un’entrata maggiore dei crediti fin ora inesigibili e aiuterà gli abruzzesi ad adempiere al loro dovere senza dover scegliere se essere in regola con i pagamenti o mangiare.
“Lo Stato prima e le Regioni poi, conclude Pettinari, “hanno il dovere di porre un rimedio a questo stato di cose e la legge 27 gennaio 2012, n. 3 e successivo Decreto 24 settembre 2014, n. 202 emanato dal Ministero della Giustizia pone gli strumenti alle amministrazioni locali per adempiere al proprio dovere. La dice lunga che sia dovuto arrivare nelle istituzioni il M5S per dare il via ad un progetto che sarebbe potuto essere attivo già da 4 anni sul nostro territorio. Quanti disastri familiari avremmo evitato e quante vite avremmo salvato?