Lo chiarisce in una nota l’assessore regionale al Bilancio Carlo Masci, che aggiunge di essere “pienamente convinto e consapevole della necessità di razionalizzare l’organizzazione degli uffici regionali e la spesa. Su questi presupposti” dice “ho provveduto a ridurre da 19 a 11 le Comunità Montane e, come il consigliere D’Alessandro sa certamente, se il processo di riordino fosse stato portato a termine dalla precedente amministrazione di sinistra, il numero di Comunità Montane risultanti sarebbe stato pari a 15. Il risultato da me assicurato è stato più rilevante ed è stato raggiunto in perfetta condivisione sia con la Conferenza Regione-Enti Locali, sia con il Consiglio Regionale”.
L’assessore ha poi ricordato di aver eliminato una posizione dirigenziale della Direzione che fa capo all’assessorato e di aver soppresso e riconvertito tre uffici ex Co.Re.Co. dislocati sul territorio regionale e le cui funzioni principali, di controllo sugli atti degli Enti Locali, erano state eliminate da circa un decennio.
“Un’attenta attività di ridefinizione delle necessità organizzative della Direzione Bilancio” ha spiegato Masci “ha permesso di ridisegnare le funzioni degli uffici e di ricollocare gli stessi all’interno delle sedi centrali, oltre che ridistribuire il personale per consentirne il miglior utilizzo. Sto inoltre svolgendo, attraverso la Struttura Ispettivo Contabile che fa capo al mio assessorato, un analitico esame su tutti gli enti dipendenti e partecipati dalla Regione per verificarne l’economicità. I risultati di tale analisi consentiranno alla Regione di scegliere in maniera informata quale sarà il futuro e finanziariamente sostenibile assetto del sistema istituzionale che la Regione si darà per lo svolgimento delle politiche di sviluppo”.