L’Aquila. ‘La Regione Abruzzo non solo è inadempiente e in forte ritardo rispetto alla realizzazione della nuova Rems, (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) che per legge 81/14 va a sostituire il vecchio ospedale psichiatrico giudiziario (Opg), ma adesso rischia seriamente di essere commissariata’. Questa la denuncia del Presidente della commissione Vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.
“Nel mese di ottobre – spiega Febbo – avevo già evidenziato attraverso una mia interrogazione come la Regione era ancora totalmente inadempiente ed in confusione nell’individuazione della struttura più idonea, sia quella definitiva sia quella temporanea, per collocare i detenuti con problemi psichiatrici.
Ancora più imbarazzante è la delibera n. 2106 del Direttore Generale Giancarlo Silveri del 11 dicembre dove si evince come la Regione Abruzzo al 31.12 ancora non ha una struttura idonea da destinare a Rems.
Infatti nel decreto del Direttore sanitario di Avezzano, Sulmona, l’Aquila si individua un immobile presso il Comune di Barete che però deve ancora essere messo a norma e adeguato attraverso un preciso progetto con lavori da eseguire. Questo significa che i tempi di attivazione della struttura sono ancora lunghi e da definire.
Pertanto – sottolinea Febbo – chiedo che venga immediatamente calendarizzata la mia interrogazione già dal prossimo Consiglio regionale dove l’assessore alle Politiche sanitarie Silvio Paolucci illustri sia come intenda evitare l’arrivo del Commissario ad Acta e soprattutto spieghi come mai la Regione Abruzzo ha atteso molto tempo nell’individuare la sede temporanea della Rems visto che vi erano già strutture idonee e pronte nella Asl di Chieti come evidenziato nella mia interpellanza.
Forse – incalza Febbo – la Regione auspica l’arrivo del Commissario al fine di chiudere anche la vicenda del Garante dei detenuti. La Regione Abruzzo, che ha diversi suo pazienti in altre strutture fuori Regione adesso dovrà affrontare un costo di circa 150.000 euro di locazione presso la struttura di Barete, in attesa di chiarire dove e come stabilire una Rems definitiva.
Un costo che poteva essere evitato visto la precedente programmazione sull’individuazione temporanea presso le strutture ospedalieri di Guardiagrele o Ortona invece dove ospitare detenuti ritenuti socialmente pericolosi. Infine – conclude Mauro Febbo – la Regione deve chiarire su un tema delicato e urgente e soprattutto chiarire il ritardo inspiegabile nel programmare l’avvio della Rems”.