Ricostruzione, Gianni Chiodi fa il punto della situazione

chiodiTasse, zona franca, ricostruzione, protesta degli aquilani. Tanti sono stati gli argomenti affrontati oggi dal presidente della Regione e commissario delegato Gianni Chiodi, in una lunga conferenza stampa accompagnato dal vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis.

“Ho appena firmato l’intesa per la perimetrazione elaborata dal Comune dell’Aquila. Questo significa che il sindaco può emettere l’avviso pubblico relativamente all’attività dei Consorzi. In questi giorni a Roma ho rappresentato alle forze di Governo la situazione del nostro territorio. Come primo risultato c’è stata l’accettazione della proposta di far riprendere la restituzione delle somme non versate a causa della sospensione dal primo gennaio 2011 e in almeno 60 rate”.

Un risultato che ha soddisfatto molto il presidente, ma non gli aquilani, come si è potuto vedere dalla manifestazione di ieri.

“Si tratta di un primo passo, di una prima fase” ha rassicurato Chiodi “che non esaurisce tutte le richieste che abbiamo formulato e che continueremo a sostenere. Per quanto riguarda l’ulteriore sospensione, ad oggi riguarda solo titolari d’impresa e lavoro autonomo con fatturato non superiore a 200 mila euro. Una misura che non riteniamo sufficiente e che in fase di interlocuzione col Governo abbiamo anche minimizzato. E’ comunque una misura che prevede una copertura finanziaria di 100 milioni di euro, perché dai dati sulle dichiarazioni dei redditi è emersa una platea di contribuenti molto sensibile”.

Tornando alla proroga dei versamenti “ lo Stato ritiene di poterlo coprire con 600 milioni di euro, 500 milioni per la rateizzazione e 100 milioni per la sospensione. Il decreto legge viene incontro ad una delle maggiori criticità finora riscontrate: l’esaurimento dei fondi, 122 milioni di euro, che la Protezione civile aveva girato al Commissario, a fronte di situazioni ancora da rendicontare”.

A proposito poi della manifestazione che si è svolta ieri e che ha vista scendere in piazza circa 20mila aquilani, Chiodi esprime “soddisfazione per come si è svolto il corteo, che non ha avuto strumentalizzazioni politiche di sorta. E’ questo un segnale di unità e compattezza molto forte, che sta anche a testimoniare la grande maturità del popolo aquilano e dell’intera città. La Regione Abruzzo era presente con il proprio gonfalone. Ho dato l’autorizzazione da Roma e diversi consiglieri regionali hanno sfilato in corteo. Non ho potuto prendere parte personalmente alla manifestazione proprio perché impegnato nella capitale per una serie di incontri legati alla ricostruzione, in ragione anche di scadenze stringenti”.

chiodi_dematteisGianni Chiodi ha affrontato, inoltre, il capitolo relativo alla zona a burocrazia zero, che “non deve snaturare le modalità di attuazione della zona franca urbana. L’articolo 43 della manovra finanziaria apre all’istituzione della zona a burocrazia zero, che prevede facilitazioni nei processi autorizzatori in aree individuate dal ministero dell’Economia. Qualora la zona a burocrazia zero coincida con una zona franca istituita con legge finanziaria e con strumenti speciali, come per L’Aquila, la zona franca si trasforma in possibilità per il sindaco di utilizzare i fondi della zona franca per contributi rivolti a nuove attività. La zona franca così come da noi delineata è in grado di portare benefici anche alle imprese già operanti sul territorio. Per questo abbiamo sollecitato, anche attraverso la Conferenza delle Regioni, il rispetto della nostra volontà, attraverso un emendamento alla manovra finanziaria. Qualora non fosse possibile l’emendamento, il ministro dell’Economia sa che non vogliamo usufruire della zona a burocrazia zero così come concepita”.

Resta ancora da risolvere la questione relativa alla sospensione dei mutui, richiesta a gran voce dalle popolazioni del cratere. “Il Governo ci ha risposto che la questione la potrà dirimere solo l’ABI e quindi il sistema bancario. Una ulteriore sospensione delle rate del mutuo, almeno fino al prossimo dicembre, sarebbe un provvedimento molto apprezzato, visto che le attuali condizioni economiche delle famiglie sono tutt’altro che floride”.

E, infine, la notizia che tutti aspettavano: finalmente può partire la ricostruzione pesante al di fuori del centro storico dell’Aquila. La disposizione è contenuta nell’ultima ordinanza, la numero 3881 dell’11 giugno 2010, firmata dal Presidente del Consiglio. Tredici articoli in tutto e tra questi, l’articolo 5, che contiene appunto i criteri per i lavori nelle case E, introducendo anche il principio della sostituzione edilizia e dà la possibilità al Comune di acquistare immobili distrutti o danneggiati.

E mentre Chiodi snocciola dati e numeri della ricostruzione, un gruppo di imprenditori, tra cui alcuni aquilani, protesta per il mancato pagamento dei lavori del G8.

Le fatture sono relative a lavori effettuati nel giugno dello scorso anno nella scuola ispettori della guardia di finanza a Coppito.

Nessuno ci dà risposte” dicono “e non sappiamo se non ci sono i fondi, oppure, come afferma qualcuno, non sono state attivate le procedure burocratiche per far arrivare le risorse”. Gli imprenditori puntano il dito proprio contro l’ufficio per la ricostruzione.

 

 

 

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