Pescara. Si è concluso a Pescara il IX congresso regionale di Legambiente Abruzzo. L’associazione ambientalista ha rinnovato le sue cariche ed è stato approvato il nuovo statuto dai delegati di tutti i circoli della regione. Giuseppe Di Marco, da più di un anno alla guida di Legambiente Abruzzo, è stato confermato Presidente dell’associazione per il prossimo quadriennio.
Nel nono congresso è stato eletto anche il nuovo direttore regionale, Francesca Aloisio, già presidente del circolo aquilano Legambiente Beni culturali. Fanno parte della segreteria Enrico Stagnini, Evelina Frisa e Silvia Tauro. Gli altri membri del direttivo sono: Alessio Massari, Antonio De Marco, Fausta Nucciarone, Paola Giordano, Paola Marrollo, Moreno Bonafortuna, Rita Maione, Valeria Di Domizio.
Il congresso regionale, al quale ha partecipato la direttrice generale Rossella Muroni, è stato arricchito dalla presenza di numerosi ospiti e rappresentanti di istituzioni e associazioni. Una serie di interventi esterni che hanno portato all’attenzione del congresso le principali vertenze regionali da Bussi a Ombrina, esperienze importanti per la regione, come la Fira, la finanziaria regionale sulle giovani Start-up. E’ intervenuto anche il direttore generale della Solis Spa, per parlare delle buone pratiche messe in campo dalla sua azienda nel settore delle energie rinnovabili, riconosciute con il premio green economy. Tra gli altri interventi quello del sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Mario Mazzocca, del costituzionalista e rappresentante No Triv, Enzo Di Salvatore e Mattia Lolli, neo presidente Alliance.
Il congresso è stato anticipato dal convegno “La Forza della Natura”, che si è svolto nella giornata di venerdì, con lo scopo di riflettere sulle aree protette, le reti e le comunità per conservare la biodiversità e promuovere l’economia circolare, ma anche su come i parchi e le aree sottoposte a tutela si stiano organizzando per rispondere ai cambiamenti in corso e su come rilanciare in Abruzzo, regione dei Parchi e dell’APE, Appennino Parco d’Europa, l’economia green e la tutela della natura.
Tante le esperienze raccontate e le problematiche emerse, dai vuoti normativi, all’assenza di un sistema che metta in rete le aree protette, alla necessità di cogliere obiettivi e interessi comuni per la crescita green della regione. Presente al convegno il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, che ha ribadito la necessità dell’autoriforma dei Parchi affinché possano essere soggetti attivi nel cambiamento del paese.
Tra gli interventi, introdotti dal responsabile nazionale aree protette e biodiversità, Antonio Nicoletti, quello del vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, il sindaco di Caramanico, Simone Angelucci; il presidente di Vivitalia, Sebastiano Venneri; referenti di importanti realtà nazionali come il direttore dell’AMP Isole Egadi, Stefano Donati e il commissario Roma Natura, Maurizio Gubbiotti. Sono intervenuti, inoltre, il direttore della riserva regionale Monte Genzana Alto Gizio, Mauro Fabrizio; il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Dario Febbo e il presidente Antonio Carrara; il presidente del Parco nazionale della Majella, Franco Iezzi; il vice presidente del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Maurizio Pelosi; il presidente del Distretto Turistico Gran Sasso, Claudio Ucci, ma anche referenti di associazioni ambientaliste.
“Assistiamo ad un cambio di paradigma mondiale all’interno del quale la Legambiente Abruzzo si prepara con questo nuovo gruppo dirigente a mantenere un ruolo da protagonista e dare il suo contributo nella gestione del cambiamento in atto – dichiara il presidente, Giuseppe Di Marco – L’Abruzzo, una terra dalle grandi promesse ancora non mantenute, nonostante in record nazionale delle aree protette, oltre un terzo del territorio regionale.
Non bastano montagne, borghi, castelli e vini eccellenti a far conoscere una terra da amare, manca una visione strategica che sintetizzi le sue potenzialità e la traghetti fuori da uno schema economico che vuole vedere solo cemento e petrolio, ormai superato da una tendenza mondiale che parla di green economy. La nostra associazione si è sempre distinta per la volontà di confrontarsi con i diversi attori territoriali, dalla politica, agli operatori economici, ai comitati, ai cittadini con capacità di ascolto e di sintesi. Oggi più di ieri, siamo consapevoli che occorrono scelte politiche forti per la costruzione di un futuro sostenibile, non è più sufficiente rincorrere il possibile.”
Nel corso della due giorni è stata più volte ricordata la mobilitazione per il clima in programma a Roma per domenica 29 novembre. Legambiente e altre associazioni abruzzesi hanno messo a disposizione un autobus per il viaggio. Gli interessati possono scrivere una mail a segreteria@legambienteabruzzo.it.