Consorzio “Bacino Aterno e Sagittario” a rischio. L’appello dell’Unione Abruzzo delle Bonifiche

consorzio_bonificaChieti. Il Consorzio di Bonifica Interno “Bacino Aterno e Sagittario” in forte rischio. Lo ricorda il presidente dell’Unione Regionale Abruzzo delle Bonifiche, Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari, Roberto Roberti.

Il presidente dipinge, infatti, rischia una crisi grave e paralizzante per le molte attività del Consorzio, verificatasi all’indomani del terremoto del 6 aprile 2009.

“La richiesta alla Regione di un contributo per far fronte alla da parte del Consorzio di Bonifica Interno ‘Bacino Aterno e Sagittario’ ha il pieno appoggio della Unione Regionale dei Consorzi di Bonifica” dichiara in merito Roberti, “dopo che lo stesso Consorzio ha sospeso i versamenti dei contributi consortili, che sono la fonte principale di sostentamento dell’attività”.

Il presidente dell’Unione non fa segreto delle possibili ricadute che un atteggiamento di chiusura verso le istanze del Consorzio potrebbe avere in un territorio già duramente colpito dagli eventi sismici. “Non cerco e non voglio polemiche” spiega in proposito, “ma ricordo che stiamo parlando di una struttura che si estende su un’area di 150.798 ettari e che gestisce una superficie attrezzata di reti irrigue di 13.000 ettari. Il Consorzio comprende 48 comuni con 152.000 abitanti. Circa ventimila sono poi gli utenti. Il contributo che è stato richiesto è fondamentale per consentire di continuare un’attività tesa non solo a garantire il servizio irriguo su grandi aree e a contribuire alla difesa del suolo, del comprensorio e dell’ambiente in generale, ma anche ad offrire, a fianco della attività primaria dell’irrigazione e della bonifica, un programma di produzione di energia idroelettrica con piccole centrali inserite nelle reti idrauliche degli impianti irrigui con una producibilità, a pieno regime, di 60.000.000 kwh all’anno”.

Secondo Roberti, dunque, Il Consorzio del Bacino Aterno e Sagittario deve poter continuare a svolgere in pieno il suo fondamentale ruolo e per questo l’Unione lancia un appello alle istituzioni e al mondo politico perché diano corso in tempi celeri al contributo richiesto, “come un atto di elementare e dovuta giustizia nei confronti delle persone interessate”.

 

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