Pescara, Pd contro Regione: va avviato programma infrastrutture

pd4Pescara. Tornano a battere il chiodo i consiglieri regionali del Pd. Camillo D’Alessandro, Marinella Sclocco, Giovanni D’Amico, Franco Caramanico, Giuseppe Di Pangrazio e Giuseppe Di Luca erano tutti uniti questa mattina nella sala regionale del Pd, a Piazza Unione per “scoperchiare” una pentola bollente. Progetti approvati, soldi stanziati e nulla di fatto, questa l’accusa che il gruppo muove all’attuale governo regionale capitanato da Gianni Chiodi.

Un accordo siglato il 28 maggio 2009, a garanzia la firma dell’attuale presidente Regionale, oltre che le più importanti sigle del Governo nazionale, in primis quella del Premier Silvio Berlusconi. 6 milioni di euro disponibili per l’Abruzzo e le infrastrutture abruzzesi, ci sono soldi veri per progetti veri? Cinque le linee tematiche su cui si sarebbe dovuto intervenire: strade, ferrovie, aeroporto,porti e collegamenti idrici. Per il governo regionale è passato un anno, il Pd sente di dover intervenire; un anno in cui niente di ciò che era stato promesso è stato a tutt’oggi realizzato, un anno lasciato al caso ed alle parole, parole che c’erano ma sembrano non esser state rispettate. “Situazioni progettuali avanzate” così come citava il comunicato stampa diffuso dopo l’accordo dalla Regione Abruzzo, “apertura dei cantieri in tempi rapidi”, “l’Abruzzo – diceva Chiodi – deve ricominciare a produrre ricchezza”. Sarebbe dovuto essere costituito persino un comitato di vigilanza sull’avanzamento dei lavori, nel pieno rispetto dei tempi di esecuzione programmati. E il Pd rincara la dose: “nessun comitato perché non c’è stato nessun lavoro, si trattava di una mera trovata propagandistica – dice Camillo D’Alessandro – che serviva per la campagna elettorale. Nell’accordo, guarda caso, mancherebbe la firma del ministro Tremonti, il titolare reale della cassa.  In aggiunta nessuna delle opere è inclusa nell’allegato opere infrastrutturali approvato per il 2010- 2013 dal Cipe l’organo competente in materia di finanziamenti alle infrastrutture; nessun nuovo finanziamento assegnato ai soggetti attuatori (Anas, Province); niente di niente soprattutto dopo che il Cipe ha già tenuto ben 8 sedute in cui sono stati approvati provvedimenti per progetti e nessuno di essi riguarda il nostro Abruzzo”. La nostra Regione, quindi oltre a non ottenere finanziamenti starebbe addirittura pagando per progetti destinati ad opere faraoniche come il Ponte sullo stretto di Messina, piani che avrebbero assorbito la totalità delle risorse.
Ma i consiglieri ci tengono a precisare che quanto accaduto c’era da aspettarselo, considerando che a breve distanza dall’insediamento dell’attuale governo Berlusconi l’Abruzzo era tra le prime regioni che si erano viste un drastico taglio sui fondi destinatigli. Al di là delle polemiche, le opere rimangono lì per essere portate a compimento, tra le principali ci sarebbero la Fondovalle Sangro, l’inizio del IV lotto sulla Teramo- Mare, l’adeguamento e messa a norma dell’aeroporto d’Abruzzo, così come il completamento del Porto di Ortona, lavori con inizio stabilito per il 2009, con tanto di programma già predisposto. E tra le principali incognite anche l’ammodernamento della linea ferroviaria Pescara- Roma, che resta lì come un punto interrogativo per cui al momento non si intravedono soluzioni.
Il Pd è pronto a dare battaglia, la prima richiesta sarà inviata ai parlamentari nazionali, dove si chiederanno spiegazioni a tutti i ministri che hanno sottoscritto l’accordo, e per far si che il governo regionale passi ad impegni concreti e non solo cartacei i consiglieri si stanno battendo per un consiglio regionale straordinario prima dell’estate dove si dovrà discutere di quanto ancora non fatto.

Monica Coletti

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