Cuccioli di capriolo, appello della Forestale: “Non toccateli”

caprioloCastel Castagna. Un cucciolo di capriolo è stato ritrovato da un uomo nei pressi di Castel Castagna martedì 8 giugno. Ad intervenire, dopo essere stati avvisati, il Corpo Forestale dello Stato, che, sebbene convinto dell’altruismo alla base del gesto, comunica che l’apparente salvataggio di un cucciolo di capriolo è in realtà sbagliato.

“Questo purtroppo non è un caso isolato” fanno sapere le associazioni in merito. “Tanti sono gli interventi che Il Corpo Forestale effettua, soprattutto in questo particolare periodo dell’anno (maggio e giugno) che coincide con la nascita dei caprioli. Infatti, ammesso che riescano a sopravvivere allo stress della cattura o ai problemi legati ad un’alimentazione artificiale, i cuccioli di capriolo non potranno essere più inseriti nel loro contesto naturale e nella migliore delle ipotesi passeranno il resto della la loro vita all’interno dei recinti di un’area faunistica”.

L’apparente abbandono della prole, comportamento caratteristico nella famiglia dei caprioli e dei cervi, è, infatti, soltanto un distacco momentaneo per procurarsi il cibo e per difendere i loro cuccioli in caso di pericoli e dall’attacco dei predatori. La madre resta sempre nelle vicinanze e ritorna dai cuccioli non appena è possibile. Passata la situazione di allerta, le madri tornano a recuperare i cuccioli esattamente nella zona in cui li hanno lasciati, richiamandoli con caratteristici vocalizzi. Questo accade nella normalità e per questo è fondamentale adottare un comportamento corretto quando ci si imbatte in cuccioli di queste specie: un approccio sbagliato rischia seriamente di compromettere la loro sopravvivenza.

“Pertanto” sottolineano le associazioni, “se si rinviene un cucciolo di capriolo la prima cosa da fare è “non toccarlo”, quindi osservare a debita distanza le sue condizioni e  telefonare al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo Forestale dello Stato che provvederà a dare le giuste informazioni e a far intervenire sul posto, se necessario, la pattuglia forestale più vicina. Se c’è una situazione di pericolo imminente si può cercare di spostare l’animale in luogo più sicuro ma con le dovute accortezze: ausilio di guanti o, in alternativa, abbondante erba interposta tra le mani dell’operatore e il cucciolo, posizionandosi in modo tale che la via di fuga sia la zona più sicura e non quella di maggior pericolo, altrimenti i piccoli vanno lasciati nelle condizioni di massima tranquillità allontanandosi immediatamente se necessario”.

Se l’animale non ha ferite evidenti, inoltre, nella stragrande maggioranza dei casi si sta mimetizzando agli occhi del predatore, quindi è meglio allontanarsi ed evitare ulteriore stress, perché di lì a poco la madre tornerà a recuperare il proprio piccolo. Se, invece, l’animale è ferito, gli operatori della Forestale o del Parco provvederanno a condurlo al centro recupero più vicino.

 

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