Ticket e ospedali in Abruzzo, Febbo e Sospiri: la truffa della Regione VIDEO

Pescara. “Il remake del film “Totòtruffa” in salsa abruzzese è firmato da D’Alfonso e Paolucci. Argomento principale della farsa sono i ticket socio-sanitari ma purtroppo si tratta dell’amara realtà e non di una pellicola cinematografica”.

 

E’ quanto hanno dichiarato nel corso di una conferenza stampa i Conisglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri.

 

 

Il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo ha precisato: “Sono mesi che si parla dell’uscita dal commissariamento, ma non ci dicono quando avverrà, intanto l’assessore Paolucci ha portato a Roma un documento ignobile che certifica di fatto l’abbandono del sistema sanitario regionale. Il miglioramento dei livelli di assistenza (LEA) si riferisce al 2014 (6 mesi di governo Chiodi e 6 mesi di Giunta D’Alfonso) ma di fatto abbiamo perso una posizione rispetto al 2013 (giunta Chiodi). Con la riforma Lorenzin poi si colpirà duramente sia la sanità pubblica sia quella privata mentre dal punto di vista sociale saranno penalizzate fortemente le famiglie in difficoltà con la compartecipazione (ticket socio-sanitari).

 

 

 

Dopo la nostra forte opposizione si è arrivati a un Regolamento (approvato con decreto del Presidente) che stabilisce come per il 2015 le spese (di Comuni e utenti) fossero a carico della Regione. Recentemente è stata inviata una circolare che di fatto vorrebbe superare il decreto stesso rimettendo tutto in discussione: in pratica si precisa che non è prevista la copertura della quota a carico dei cittadini. Siamo al paradosso. A 18 mesi dall’insediamento di D’Alfonso si è creata una situazione assurda, confusa, che ha già messo in serie difficoltà strutture come il San Giovanni Battista di Chieti o il San Francesco di Vasto che non riescono a pagare gli stipendi perché non ricevono i fondi dalla Regione che a sua volta non ha chiarito che tipo di liquidazione dovrebbero fare i Comuni”.

 

Il Capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri ha aggiunto: “Il pagamento delle prestazioni sanitarie si divide in tre parti, una a carico del servizio sanitario nazionale (Stato), una dei Comuni e una dell’utente. Con il regolamento approvato si è arrivati a ottenere che questa spesa fosse coperta al 100% dalla Regione onde evitare di gravare ulteriormente sulle amministrazioni, a rischio fallimento, e le famiglie in difficoltà. Il 30 settembre Paolucci scrive ai Comuni ricordando che saranno rimborsati per intero mentre i cittadini non dovranno pagare nuove quote. Se la situazione non fosse tragica sarebbe a dir poco ridicola, poiché con la successiva nota interpretativa, si dice che la Regione coprirà le quote di Stato e Comune ma la parte dell’utente resterà a suo carico. La truffa è servita. Ora mi chiedo: come faranno i cittadini a difendersi? Come faranno a sapere che una nota non può valere più della Legge? Questo è un vero e proprio abuso. Se vogliono cambiare il Regolamento, vengano in Aula e si assumano le loro responsabilità stabilendo che la gente dovrà pagare il ticket. Per quanto riguarda la riforma sanitaria, si preannuncia un’autentica sciagura per la nostra regione. A causa del decreto Lorenzin infatti saranno chiusi numerosi ospedali: Ortona, Guardiagrele, Sant’Omero, Atessa e di fatto Popoli; saranno declassati Giulianova, Sant’Omero, Atri, Sulmona, Castel di Sangro e Penne mentre strutture private come Villa Pini e Spatocco perderanno le attività chirurgiche”.

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