L’Aquila. Oltre 100 adesioni in un’ora e circa 1000 nelle prime 24 ore: il popolo di Facebook si scatena per Rita Bernardini Garante dei Detenuti d’Abruzzo, sostenendo e diffondendo l’appello di Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi pubblicato sul quotidiano La Città.
E sempre su Facebook anche il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso è intervenuto per ribadire la sua posizione: “Rita, io ti voto e ti faccio votare! Il mio voto anche in presenza di imprecisioni procedurali. La tua è una candidatura verità, per il valore della tua esperienza. Non era necessario il Tar, ma adesso con il Tar anche la pigrizia di qualcuno diventa mobilitazione. Il prossimo Consiglio sarà risolutamente competente… Nel tuo caso la votazione coincide con una ‘restituzione’…”.
Del resto, la trasversalità della candidatura di Rita Bernardini è tale che ha ricevuto sostegno “bipartisan”; da Luigi Manconi (PD) a Paolo Tancredi (NCD), da Maurizio Acerbo (PRC) a Riccardo Chiavaroli (FI), che in queste ore sta diffondendo l’appello tramite Change.org; senza contare le personalità e i professionisti intervenuti finora: Adriano Sofri, Vincino, Ilaria Cucchi, l’Unione delle Camere Penali, Ristretti Orizzonti, Teramo Nostra, il Detenuto Ignoto, giornalisti, penalisti, medici penitenziari e molti altri ancora.
Sull’esclusione di Rita Bernardini, che era stata dichiarata ineleggibile per via delle condanne ricevute in seguito alle iniziative di disobbedienza civile per la legalizzazione della cannabis e reintegrata poi grazie alla rapidissima sentenza del TAR, è intervenuto ancora l’avv. Vincenzo Di Nanna, segretario di Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi, che insieme agli avvocati Paolo Mazzotta e Giuseppe Rossodivita aveva curato il ricorso di cui il tribunale ha
riconosciuto la “manifesta fondatezza”: “Il ricorso è stato un passo a tutela non solo della candidata illegittimamente esclusa, ma anche e soprattutto delle prerogative del Consiglio Regionale, fra le quali rientra appunto l’elezione del Garante; abbiamo assistito invece a una esclusione politica avvenuta per via amministrativa, mediante una forzatura palese e riconosciuta dal TAR come tale, prima ancora che il Consiglio potesse pronunciarsi, tanto che verrebbe quasi da chiedersi: chi ha paura di Rita Bernardini?
Come Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi vogliamo ringraziare di cuore del sostegno le centinaia di utenti che si stanno letteralmente scatenando sui social network, oltre naturalmente alle importanti personalità che hanno aderito e stanno aderendo in tutta Italia, e invitare tutti i cittadini a correre sulla pagina Facebook per manifestare il loro sostegno a una candidatura che sia speranza per i detenuti abruzzesi, ma che indichi un passo in avanti per tutti gli italiani che si ritrovano stretti nella morsa di una giustizia che soffre la necessità impellente di un provvedimento di clemenza che sia la premessa di una valida azione riformatrice”, ha concluso Di Nanna.