Pescara. La criticità delle reti trasportistiche, l’esigenza di allargare l’orizzonte della logistica nell’area adriatica, l’elaborazione di una strategia comune per la macroregione: sono i contenuti del progetto Easyconnecting, illustrato oggi a Pescara nel corso di un seminario presso la Regione Abruzzo.
Il progetto rientra nel programma transfrontaliero Ipa Adriatico (oggi era presente anche l’Autorità di gestione Paola Di Salvatore) e l’Abruzzo insieme con le Marche e il Veneto rappresenta la partnership istituzionale italiana. Il progetto, partito nel novembre 2013, ha raccolto una serie di dati dai quali si è partiti per elaborare una strategia di miglioramento e espansione della trasportistica del medio adriatico.
“Che poi – ha spiegato Camillo D’Alessandro consigliere delegato ai Trasporti – è la strategia politica di questo governo regionale, quella cioè di uscire da quell’isolamento nel quale l’Abruzzo si era ficcato, guardando soprattutto a quello che abbiamo davanti, cioè ad un mare che ci mette insieme in un’area che coincide con la Macroregione adriatica-ionico all’interno della quale noi andremo a recitare un ruolo di primaria importanza. In questo contesto – ha sottolineato D’Alessandro ai partner nazionali e europei del progetto – l’Abruzzo vuole essere la porta nella quale transitano importanti flussi e in coerenza anche con questo progetto abbiamo stabilito un’alleanza con l’autorità portuale di Civitavecchia quale ponte di collegamento tra il mare Tirreno e quello Adriatico”.
A Pescara i partner di Easyconnecting, tramite Giancarlo Zappacosta Capo dipartimento Trasporti della Regione, hanno messo sul tavolo qualche numero e indicato le linee strategiche nelle quali muoversi. In Italia la logistica genera un valore aggiunto di circa 74 miliardi euro e in futuro il movimento merci, se vuole crescere, deve rispondere a quattro direttrici strategiche: i depositi multi-produttore, l’utilizzo dei sistemi It in comune, le alleanze per condividere i network e il back-hauling (riduzione dei ritorni a vuoto).
E proprio sulla trasportistica delle merci, che in Abruzzo può contare sugli interporti di Avezzano e Manoppello, Camillo D’Alessandro ha annunciato che “è partito l’iter di modifica della legge regionale sugli interporti. Con queste modifiche – aggiunge D’Alessandro – vogliamo consentire un migliore utilizzo delle strutture, per poi affrontare il tema dei costi per gli operatori ed infine il tema della quantità dei flussi.
Ed è qui che è necessario costruire una nuova logica legata innanzitutto all’aumento della domanda in grado di generare numeri che attualmente l’Abruzzo non garantisce. Per fare questo – conclude D’Alessandro – dobbiamo incrociare i flussi e conformare una domanda adeguata all’offerta che l’Abruzzo oggi può garantire”.