Pescara. “Come è avvenuta la scelta da parte della Regione Abruzzo con la relativa ripartizione delle risorse del Miur per la definizione dei criteri per la costituzione e individuazione di nuove scuole innovative ??? Erano state informate le Amministrazioni Comunali di tale opportunità e quindi invitate a presentare progetti ???? Continua la totale assenza di trasparenza negli atti di questo esecutivo regionale di centrosinistra”.
Questo il commento del Presidente di Commissione Vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo in merito alla Delibera di Giunta regionale n. 825 con cui vengono ripartiti 9.937.211,32 di euro per cinque progetti programmati dall’assessore regionale Donato Di Matteo.
“Nello specifico – sottolinea Febbo – è incomprensibile capire e verificare, visto che non ve ne sono, quali sono stati i criteri o il percorso amministrativo di evidenza pubblica con cui la Regione ha scelto i cinque nuovi progetti (Biocampus in Villareia di Cepagatti, Campus Scolastico Valle del Giovenco, Polo scolastico Vallata del Trigno, Polo Comune di Teramo e Polo di Colledara) inseriti nel deliberato approvato il giorno l’8 ottobre scorso, da inviare all’attenzione del Ministero dell’Istruzione per la sua approvazione definitiva.
“Una iniziativa singolare e imbarazzante quella appena approvata – continua Mauro Febbo – dove il rapporto con il territorio, che doveva essere la bandiera del Presidente D’Alfonso, è stato invece bypassato dall’anticamera delle segreterie a discapito di interi comprensori che aspettano risposte e investimenti adeguati da molto tempo. Paradossale come la scelta da parte della Giunta Regionale per la programmazione di nuovi Poli Scolastici sia stata svincolata dall’importante analisi territoriale fatta dalle Amministrazioni locali.
Infatti sono molte le lamentale che si sollevano dai località provinciali alla luce di queste cinque nuove scuole: si registrano infatti scioperi da parte degli studenti dell’Agrario di Pescara che non vogliono confluire a Cepagatti e lamentele, sottoscritto in un documento, da parte dei Sindaci dell’alto Vastese (Carunchio, Castiglione, Castelguidone, Celenza sul Trigno, Roccaspinalveti, San Giovanni Lipioni e Torrebruna) già aderenti al Progetto pilota “Strategia Aree Interna” dove avevano già individuato e condiviso unanimemente l’ubicazione più idonea per costruire una sede scolastica per la vallata del Trigno.
Pertanto – conclude Febbo – un vero e proprio pasticcio (eufemismo) quello portato avanti dall’assessore Di Matteo (tra l’altro risulta assente all’approvazione della Delibera, chiedersi il perché è d’obbligo) che, evitando pianificazione e programmazione trasparenti secondo le normali regole e procedure di evidenza pubblica, ha prodotto solo ingiustizia e malumori. Scelte così importanti non possono prescindere da un complesso processo di analisi e coinvolgimento dei territori intesi come Amministrazioni Comunali e Scolastiche. Di tutto ciò si parlerà in una Commissione Vigilanza appositamente convocata”.
Nei giorni scorsi in una nota l’assessore Di Matteo spiegava della delibera approvata dalla Giunta regionale in cui sono state individuate delle aree, su Decreto Miur del 07/07/2015 relativo alla ripartizione delle risorse e definizione dei criteri, per la costruzione di scuole innovative.
“Come ho detto agli studenti che ho incontrato martedì scorso – afferma l’assessore Di Matteo -, la nostra è una proposta per le scuole di secondo grado che va discussa insieme. Anche nell’incontro con la preside dell’Alberghiero, Prof.ssa Alessandra Di Pietro ho ribadito che questo progetto andrà prima condiviso e partecipato. Appena ottenuto il finanziamento dal Miur avremo la possibilità di condividere il progetto con scuole ed enti locali e di verificare se occorreranno altri interventi aggiuntivi e complementari, convocando dei tavoli con i presidi e gli amministrazioni comunali e provinciali.
Chi vuole usare queste proposte per strumentalizzare sbaglia indirizzo e chi vuole avere visibilità gratuita sbaglia atteggiamento. Noi abbiamo tutte le intenzioni di andare incontro alle esigenze dei territori e non di creare conflitti.
Tutto il resto è demagogia politica di chi forse non riesce ad avere visibilità. Le polemiche messe in atto non servono ad arricchire la qualità dei plessi scolastici, che hanno già gravi problemi, ma a creare solo interessi personali. Da questa situazione però sorgono degli interrogativi sull’Istituto Alberghiero – conclude l’assessore Di Matteo – : chi continua a pagare l’alloggio e il trasporto degli studenti che vengono da fuori e chi usufruisce di questi costi? Come mai non si è mai pensata ad una soluzione convittuale con alloggi pubblici che possano alleggerire le casse degli enti?”.