L’Aquila. Il Consiglio Regionale, in tarda serata, ha approvato ieri all’unanimità la proposta di legge al Parlamento – presentata dal Movimento 5 Stelle – sul divieto di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, che prevede l’abrogazione di alcune norme dello Sblocca Italia e del Decreto Sviluppo.
Successivamente, sempre all’unanimità, ha approvato la legge – che porta la firma dei consiglieri Mario Mazzocca e Pierpaolo Pietrucci – che introduce il limite delle 12 miglia marine per le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi.
Mazzocca: “Ombrina rappresenta non solo un simbolo, ma la voglia di affermare la volontà di una collettività e di un territorio di scegliere il proprio tipo di sviluppo che è quello improntato sui criteri di sostenibilità e di tutela del patrimonio ambientale”.
“Reistituire il divieto di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi entro i 12 miglia dalla linea di costa ci consente di proseguire nella nostra strategia che si è concretizzata con la presentazione del referendum” (la legge regionale approvata ieri consentirà alla Corte Costituzionale di avere tutti gli elementi per valutare sulla legittimità del quesito referendario che interessa 10 regioni – NDR)”.
Il gruppo consiliare di Forza Italia, in una nota, contesta la maggioranza di centrosinistra sul progetto di Ombrina Mare 2. “La maggioranza ha portato all’esame della Commissione, prima di passare all’esame dell’Aula convocata in seduta straordinaria, due norme da approvare con urgenza: la proposta di progetto di Legge alle Camere, 149/2015 (Movimento 5 stelle) e il progetto di legge 160/2015 (Mazzocca-Pietrucci) che di fatto sono una mera riproposizione del Decreto Prestigiacomo del 2010 (governo Berlusconi) che vietava nuovi progetti di ricerca di idrocarburi all’interno delle 12 miglia. Si tratta semplicemente – spiega in una nota il gruppo di Forza Italia – di un’ammenda dopo che nei confronti dell’allora Presidente Chiodi e dell’allora Ministro Pretigiacomo furono mosse pesantissime critiche nonostante riuscissero a bloccare il progetto Ombrina”. “Oggi, inoltre – sottolineano i Consiglieri di opposizione – abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione che il centrosinistra è abile nel copia e incolla che dimostra però tutta la sua ipocrisia. Questo però non servirà a fermare un iter che procede ormai spedito e vede nella tappa del 14 ottobre (quando è in programma forse l’ultima riunione tecnica) un passaggio conclusivo prima del via libera definitivo a Ombrina. Tra l’altro la proposta di legge presentata da Mazzocca e Pietrucci è incostituzionale ed è già stata bocciata una volta in virtù dell’art.35 dello Sblocca Italia in campo energetico. Per quanto riguarda invece la proposta del Movimento Cinque Stelle si tratta di un testo che dovrà essere approvato dal Parlamento e quindi i tempi si allungherebbero ulteriormente senza di fatto apportare nessun beneficio. Ombrina quindi si farà, non sarà bloccata da due Leggi “manifesto”. Le responsabilità dell’installazione di Ombrina sono solo di chi, Governi Monti/Letta/Renzi, non ha voluto che il Decreto Prestigiacomo fosse ancora in vigore”.